Tu sei qui: PoliticaControllo manifesti, Messina resta isolato
Inserito da (admin), venerdì 23 aprile 2004 00:00:00
La decisione di Messina della visione preventiva dei manifesti politici continua a scatenare dissensi e proteste. Pochi i consensi. Polemizza non solo il centrosinistra, con il senatore Roberto Manzione e l'onorevole Andrea Annunziata che hanno già fatto i loro passi in Parlamento e presso il prefetto di Salerno, ma anche il centrodestra, sia pure con toni più sfumati. Non mancano colpi duri, come quelli di Marco Galdi. Insomma, il focolaio acceso da Messina proprio non piace. Nella Casa delle Libertà si teme che il suo "colpo di testa" serva solo a rendere l'atmosfera politica più pesante ed il clima elettorale più incandescente. Caustico Daniele Fasano, ex di Forza Italia, oggi leader dell'Udc: «Da medico e non da uomo politico - ironizza - sono vivamente preoccupato per Messina. Poteva evitarsi, unitamente a tutti gli uomini del suo staff, lo stress di esaminare i manifesti politici. Ha già tanto da lavorare, per cui quest'ulteriore incarico se lo poteva risparmiare». Da politico, ridiventa serio. «L'iniziativa assunta dal sindaco - avverte - può solo fornire al centrosinistra motivi per condurre una battaglia elettorale all'insegna dello scontro». Anche il segretario dell'Udc, Eligio Canna, ex democristiano, abituato alle battaglie della Prima Repubblica, non è d'accordo sull'iniziativa di Messina. «Non so se la legge gliene dia facoltà», dubita. Ed a chi gli fa notare che il primo cittadino ha semplicemente ripreso una prassi consolidata da Abbro, risponde: «Non ho mai saputo che Abbro fosse un legislatore. So solo che era un uomo di buon senso e che non ha mai creato problemi di tale natura. Il momento è particolarmente difficile, per cui sarebbe necessario porre l'attenzione ad altri problemi». Durissimo Marco Galdi: «È un atto illegittimo. Invitiamo Messina a rileggersi l'articolo 21 della Costituzione, dovrà essere il magistrato ad accertare eventuali violazioni». Alfonso Senatore gli fa eco: «Messina ha compiuto un gravissimo errore politico, oltre ad una grave illegittimità. Ha offerto al centrosinistra la possibilità di cavalcare un tema che servirà solo a rendere difficile il clima elettorale per la Casa delle Libertà ». Più soft Antonella Gaeta, coordinatrice di Forza Italia, anche se pure lei tradisce una preoccupazione elettorale: «Messina vuole avere solo un'informazione preventiva sui manifesti, e non certamente per operare una censura o porre alt all'affissione. Indubbiamente, il polverone sollevatosi e la strumentalizzazione che se ne può fare non giovano al clima elettorale. Abbassiamo i toni e riprendiamo il discorso sui problemi». Dura la risposta del centrosinistra: «Il primo problema è la libertà di espressione, che non può assolutamente essere soffocata».
Fonte: Il Portico
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