Tu sei qui: PoliticaCovid, FdI: "Conte e Speranza ignorarono la scienza e abbandonarono la Val Seriana al suo destino"
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 1 ottobre 2025 09:24:00
"Anche Giovanni Rezza, già dirigente di ricerca dell'Istituto superiore di sanità e membro della task farce coronavirus, in commissione Covid ha rivelato che le decisioni venivano prese dalla politica, non dalla scienza. Ma non solo. L'esperto ha aggiunto: 'Fui io il primo a chiedere la zona rossa in Val Seriana' e ‘non chiudere fu una scelta politica'. Ormai, quindi, è chiaro a tutti: Giuseppe Conte e il suo governo ignorarono la scienza e abbandonarono la Val Seriana al suo destino.
Lo dichiara il deputato Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Covid.
"All'inizio della pandemia, il 3 marzo 2020, la Regione Lombardia chiese ufficialmente la chiusura immediata, ma Palazzo Chigi si oppose sebbene fossero favorevoli non solo l'Iss e il Cts, ma anche il ministro della Salute Roberto Speranza.
Dopo anni di bugie e silenzi, grazie alla commissione Covid, si aggiunge un altro tassello importante per il raggiungimento della verità. L'allora premier Conte esitava, calcolava, scaricava responsabilità: prima sostenne che fosse la Regione a poter decidere, poi rifiutò di firmare il decreto di chiusura della Val Seriana. Fu lui l'8 marzo a dare l'ordine di ritirare i militari e le forze dell'ordine schierate in Lombardia? Perché il governo Conte preferì lo scontro istituzionale anziché proteggere i cittadini? Questi sono i nodi che Conte e Speranza non hanno mai sciolto e che oggi ritornano come un macigno. Gli italiani hanno diritto alla verità".
"Le rivelazioni dell'ex membro del Comitato Tecnico Scientifico, Giovanni Rezza, sono una sentenza politica durissima: Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno trascinato il Paese nel caos comunicativo e nella sfiducia verso lo Stato. Non c'era alcun piano di comunicazione del rischio, nonostante fosse previsto da anni. La verità è che il governo Conte e il Ministero della Salute di Speranza hanno preferito l'improvvisazione e la propaganda alla trasparenza e alla scienza. Rezza ha ammesso: ‘Credo che non abbiano funzionato né la comunicazione istituzionale, né quella non istituzionale'.Ha svelato l'assenza di una strategia seria per informare i cittadini. Così, mentre il virus correva, Speranza affidava la gestione comunicativa all'ufficio stampa politico, e Conte si produceva in dichiarazioni gravemente fuorvianti: il 21 febbraio 2020 garantiva che ‘la situazione è sotto controllo', pochi giorni dopo assicurava che ‘l'Italia è un Paese sicuro'. Bugie per calmare l'opinione pubblica, smentite nel giro di giorni dall'esplosione dei contagi e dagli ospedali al collasso. Il risultato è stato devastante: infodemia senza controllo, cittadini disorientati, istituzioni screditate nel momento più drammatico della nostra storia recente.
Oggi è doveroso affermarlo con chiarezza: Conte e Speranza hanno tradito la responsabilità istituzionale per salvare la propria immagine politica. La comunicazione sul Covid è stata una catastrofe che ha contribuito a isolare i cittadini, spaccare il Paese e alimentare fake news e paure. L'Italia non può permettersi che chi ha gestito così male l'emergenza resti senza rispondere del proprio operato", aggiunge Antonella Zedda, vicepresidente dei senatori di Fratelli d'Italia e componente della commissione Covid.
Fonte: Positano Notizie
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