Tu sei qui: PoliticaDe Luca invita a uso mascherine: «La Delta è tornata». E poi sulla guerra afferma: «Senza equilibrio andremo verso anni bui»
Inserito da (Redazione LdA), venerdì 11 marzo 2022 16:43:22
«Per quanto riguarda il Covid abbiamo registrato qualche problema, al di là dei profughi, negli ultimi giorni. Stiamo seguendo con molta attenzione quello che sta succedendo in Gran Bretagna, che in genere anticipa quanto accade nel resto dell'Europa di 2/3 settimane. Stiamo registrando una ripresa del contagio in Gran Bretagna e in Israele a causa della variante Delta, quella che abbiamo conosciuto prima della Omicron. Di quelli che si sono contagiati, pur avendo avuto la tripla dose, abbiamo verificato che il contagio si è verificato 5 mesi dopo la terza dose. È come se dopo il quinto mese il vaccino avesse perduto la capacità di protezione rispetto alla variante Delta. Noi siamo obbligati a seguire con attenzione maniacale quello che succede, perché abbiamo il dovere di proteggere le nostre famiglie e la comunità campana da possibili riprese».
A dirlo oggi, con l'aria preoccupata, il governatore Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì pomeriggio.
«La previsione che fanno i nostri virologi - ha aggiunto - è che probabilmente non avremo per primavera una nuova ondata di contagio, ma se prosegue questo fenomeno Delta, rischiamo di avere la ripetizione del 2021 e del 2020, con primavera ed estate tranquilla, poi rimescolamento sociale, apertura delle attività, arriviamo in autunno e ci ritroviamo il problema. Speriamo che ovviamente che non sia così, ma dobbiamo sapere che è uno degli scenari possibili. Ho voluto dire questa cosa per arrivare ad una conclusione: l'uso della mascherina deve rimanere diffuso».
Il governatore campano ha parlato anche dell'accoglienza dei rifugiati provenienti dall'Ucraina e dell'organizzazione a livello sanitario regionale: «In questo momento abbiamo un flusso di profughi che dobbiamo accogliere. In Campania abbiamo riprodotto l'unità di crisi che avevamo per il Covid. Come Regione siamo impegnati essenzialmente sul versante sanitario del problema, poi ci saranno il ministero dell'Interno e le prefetture che dovranno, prioritariamente, seguire i problemi dell'accoglienza. Faccio questo chiarimento perché qualche giorno fa avevamo, nelle strutture sanitarie, qualche centinaio di profughi non malati di Covid. Se occupiamo con i profughi anche gli spazi sanitari, noi rischiamo di entrare in una situazione di grande criticità. Noi dobbiamo riservare gli spazi ospedalieri e sanitari, per accogliere pazienti, malati di Covid o di altre patologie. Per quanto riguarda l'accoglienza, dunque, si tratta di un tema di protezione civile e del ministero dell'Interno. Ovviamente cercheremo di dare una mano».
«Ad oggi - ha spiegato - la situazione è sotto controllo. Presso l'ospedale del Mare abbiamo avuto 1653 arrivi di persone a cui è stato attribuito il codice di straniero temporaneamente presente. Abbiamo fatto 1600 tamponi all'ospedale del Mare, di cui sono risultati positivi 203 unità. Qual è il problema? Abbiamo un livello di vaccinazione dei profughi bassissimo. Quindi dobbiamo fare attenzione che non si diffondano focolai di infezione da Covid. Abbiamo anche un livello elevato di altre patologie tra i profughi, in modo particolare di tubercolosi ed epatite. Abbiamo anche un livello basso di vaccinazione dei bambini per cui dobbiamo pensare anche ad una campagna di vaccinazione per loro.È evidente che non possiamo distrarci. Dobbiamo seguire in maniera attenta gli arrivi e fare prevenzione, per evitare nuovi focolai di Covid. Chiedo al Consolato, ai comuni e alle tante famiglie ucraine che sono da tempo nella nostra regione, di darci una mano a fare i controlli, perché ci sono stati anche arrivi con mezzi propri. È capitato anche che dopo l'arrivo di qualche pullman, gli occupanti sono scomparsi dopo mezz'ora e questo non va bene, perché dobbiamo fare i controlli».
Per finire, De Luca ha fatto qualche osservazione inerente al lato economico della guerra: «Bisogna cercare di mantenere i nervi saldi, perché le sanzioni alla Russia si scaricano anche su di noi. La benzina è arrivata oltre i 2 euro al litro. Cominciamo ad avere dei problemi per gli autotrasportatori, per i pescherecci, con un tale aumento dei prezzi di benzina e gasolio. La Russia, come ritorsione per le sanzioni, ha deciso di interrompere l'esportazione di grano fino a fine agosto. Inoltre, l'Ucraina è il maggior esportatore di argilla al mondo, che porta ripercussioni anche in altri settori».
«L'obiettivo dell'Italia e dell'Europa deve essere la pace, ma bisogna trovare un punto di equilibrio tra le parti. E' necessario far prevalere la ragione rispetto all'emozione. Io non credo che Putin si fermerà prima di aver raggiunto un obiettivo militare di qualche significato. Le sanzioni pesanti contro la Russia vanno utilizzate come merce di scambio per raggiungere un compromesso. Senza equilibrio e pace in Europa, noi andremo verso anni bui», ha chiosato.
(Foto di copertina: FB Vincenzo De Luca)
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Fonte: Il Vescovado
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