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Al convegno di ieri a Palazzo Sant’Agostino l'intervento del sindaco della prima perla della Costiera

Delocalizzazione Porto di Salerno, interviene il sindaco di Vietri sul Mare: «Va tutelata la Costiera Amalfitana»

Durante il dibattito promosso da Antonio Cammarota e La Nostra Libertà, il sindaco di Vietri sul Mare ha richiamato l’attenzione sulla necessità di proteggere un territorio patrimonio Unesco. Presenti amministratori, imprenditori e rappresentanti dell’Autorità Portuale per discutere sviluppo, sostenibilità e prospettive dello scalo salernitano.

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 17 settembre 2025 06:50:40

SALERNO - «Spostare il porto di Salerno potrebbe essere sicuramente una bella soluzione, ma non è che spostandolo causiamo problemi alle altre aree. Bisognerebbe davvero capire cosa fare, come e se farlo... Ad oggi noi abbiamo l'esigenza di capire il porto attuale che cosa sta facendo e quali sono le problematiche che sorgeranno dopo, perché la Costa d'Amalfi sta chiedendo in modo chiaro e forte la tutela di un territorio importante patrimonio dell'Unesco».

Così il sindaco di Vietri sul Mare, Giovanni De Simone, è intervenuto ieri - 16 settembre - al convegno "Il Porto di Salerno" ospitato a Palazzo Sant'Agostino e promosso dall'avvocato Antonio Cammarota e dall'associazione La Nostra Libertà.

L'incontro, gremito di pubblico, ha riunito amministratori, rappresentanti del mondo economico e delle istituzioni per discutere il futuro dello scalo salernitano. «Il porto di Salerno oggi è tema decisivo e divisivo - ha spiegato Cammarota -. Da un lato è il lavoro e lo sviluppo, dall'altro il limite per la città del mare e della Costa d'Amalfi». «Non parliamo di delocalizzazione - ha detto - perché non si sposta un'infrastruttura, se ne può creare una nuova. È questa la grande scommessa, che si può vincere solo con l'imprenditoria privata e se si sta tutti dalla stessa parte, gestendo nel frattempo il futuro per quello che è possibile». E ha chiosato: «Nessuna trasformazione di destino è possibile senza il consenso popolare».

Per il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, il porto rappresenta «un plus per la città», ma occorre «mitigare le interferenze con il tessuto urbano e valorizzarne anche l'aspetto turistico». Napoli ha ricordato che i crocieristi sbarcano direttamente nel centro storico, «a pochi passi dal Duomo, da piazza della Libertà e dalla stazione marittima di Zaha Hadid, un valore che non va disperso». Il primo cittadino ha anche accennato ai preparativi per le Luci d'Artista, manifestazione ormai consolidata, il cui contratto è già stato firmato con la società Sim: «Un appuntamento che ogni anno richiama migliaia di visitatori e che, insieme al porto, rappresenta un tassello importante per la promozione turistica di Salerno».

Sul fronte tecnico, il segretario generale dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Giuseppe Grimaldi, ha ricordato che «il porto è una delle principali imprese della provincia». Quindi ha illustrato i progressi dei cantieri finanziati con il Piano Nazionale Complementare al PNRR, che saranno completati per l'85% entro dicembre 2025, mentre il molo di Ponente è previsto per marzo 2026: «Un investimento complessivo di circa 120 milioni di euro che porterà grande efficienza allo scalo». Grimaldi ha inoltre ricordato i progetti ambientali, come l'elettrificazione delle banchine a partire dal molo Manfredi, e il percorso del Piano regolatore portuale, che includerà studi e valutazioni ambientali approfondite.

All'incontro, moderato dal giornalista Gabriele Bojano, è intervenuto anche Agostino Gallozzi, presidente del Gruppo Gallozzi, illustrando i dati di crescita dello scalo e dell'occupazione nel settore.

All'esterno di Palazzo Sant'Agostino, nel frattempo, un presidio dell'Unione Sindacale di Base ha chiesto «l'attivazione di un embargo totale di armi da e verso Israele». «Diciamo una volta per tutte basta a Salerno come snodo di un genocidio», ha dichiarato Paolo Bordino dell'esecutivo regionale Usb.

Insomma, anche in questa occasione, De Simone ha ribadito il "no" a ipotesi di allargamento del porto verso la Costiera Amalfitana: «Noi dobbiamo tutelarla e valorizzarla».

Fonte: Il Vescovado

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