Non sono state gradite, dai Consiglieri d'Indirizzo della Fondazione Ravello, le dichiarazioni rese ieri mattina dal sindaco di Ravello, Salvatore Di Martino, in occasione della conferenza di presentazione del Ravello Festival. Il primo cittadino ha concentrato il suo intervento sulla mancata partecipazione attiva del Comune di Ravello nelle scelte decisionali della Fondazione (clicca qui per approfondire). E non è tardata ad arrivare la replica dei consiglieri Lelio della Pietra, Giuseppe Liuccio e Gianpaolo Schiavo (rappresentanti il Comune di Ravello) che pubblichiamo integralmente di seguito.

 

Egregio Direttore,

siamo venuti a conoscenza dall'articolo de Il Vescovado, prendendone atto ancora una volta con stupore, delle dichiarazioni rese dal Sindaco di Ravello nel corso della conferenza stampa di presentazione del Festival 2017.

Sorpresa e disappunto in quanto ritenevamo di aver già chiarito al Sindaco, attraverso la nostra nota del 27.1.2017 pubblicata in pari data dal Suo giornale, come i sottoscritti fossero a pieno titolo (per norma statutaria e storia professionale e morale) i rappresentanti del Comune di Ravello in seno al Consiglio Generale d'Indirizzo della Fondazione.

Se la parte politica di riferimento dell'avv. Di Martino non ritiene di essere adeguatamente tutelata dalle competenze e dai profili umani degli scriventi, avrebbe dovuto sollecitare la modifica di uno Statuto che, a parti invertite, in passato aveva fatto proprio e utilizzato nella stessa identica maniera; oppure avrebbe dovuto dimostrare, con dati di fatto ineccepibili, l'inadeguatezza delle figure nominate, il mancato rispetto del mandato ricevuto, eventuali azioni arbitrarie contro la Comunità ravellese perpetrate dai suoi Consiglieri.

A riprova del nostro comportamento leale e corretto precisiamo di aver tempestivamente e dettagliatamente informato il Sindaco dell'esito dell'ultimo Consiglio Generale di Indirizzo, tenutosi nell'ormai lontano 18.3.2017, trasmettendo altresì il programma del Festival presentato oggi, e Le inviamo la risposta che abbiamo inoltrato al Comune di Ravello in seguito alla delibera di GM 8.5.2017 (delibera che parimenti alleghiamo essendo rimasta sconosciuta ai più).

Insomma, e per tornare alle dichiarazioni dell'avv. Di Martino, quando egli afferma che «L'amministrazione comunale di Ravello non ha potuto dare nessun apporto (alla stesura del programma ndr), nessun contributo, questa amministrazione comunale non ha agli interni degli organi, CdI e Cda alcun rappresentante» (il virgolettato è tratto dalla Sua testata), è evidente che mira alle persone (o dovremmo dire alle poltrone) piuttosto che ai contenuti.

Nuovamente, infatti, ribadiamo che per portare le proprie indicazioni all'interno della Fondazione all'avv. Di Martino sarebbe bastato ...alzare il telefono, o almeno rispondere alle missive dei sottoscritti condividendo con loro le analisi e le prospettive!

Con molti cordiali saluti

Lelio della Pietra, Giuseppino Liuccio, Gianpaolo Schiavo