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Politica

Fondazione Ravello, Paolo Vuilleumier replica a sindaco Di Martino: «La sua storia di memoria perduta»

Inserito da (redazionelda), sabato 28 gennaio 2017 08:29:11

«Salvatore Di Martino, commentando l'ultima sentenza del Tar, parla della mia storia politica forse pensando che qualcuno abbia dimenticato la sua. Fortunatamente non è cosi. Sono ancora in tanti ad averla ben presente e ad esserne preoccupati». È quanto scrive l'ex sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier in una nota trasmessa alla nostra Redazione in replica alle dure accuse ricevute nei giorni scorsi dal sindaco Salvatore Di Martino con la sua "resa dei conti" circa la sentenza del Tar che ha rigettato il ricorso dei consiglieri della Fondazione Ravello avverso il Comune.

«Per rimanere nello stretto ambito della Fondazione Ravello, che tanto a cuore sta a personaggi della vita politica ravellese per averne fatta la propria ragione di vita e di conquista, riandiamo alla sua storia» ricorda candidamente Vuilleumier che ripercorre tutte le tappe dell'atavica avversità di Di Martino all'Ente che organizza il Festival.

«Quella passata, che ha visto dal 2006 al 2010 il vice sindaco Salvatore Di Martino combattere aspramente la Fondazione Ravello, che lo ha visto andare contro l'Auditorium, contro De Masi, contro Secondo Amalfitano, contro Bassolino. Azioni e comportamenti che hanno offuscato l'immagine di Ravello, che hanno fatto perdere milioni di euro di finanziamenti e che hanno causato la misera caduta dell'amministrazione "Ravellesi protagonisti", nel 2010, rappresentata da Paolo Imperato.

Dal 2010, invece, il consigliere di indirizzo della Fondazione Ravello, Salvatore Di Martino, sonoramente sconfitto alle scorse amministrative del 2011, è rimasto comodamente seduto in quella poltrona - come a lui piace chiamarla -, assente e silente. A volte, a seconda delle convenienze, pcontro Brunetta e Amalfitano, altre volte palesemente compiacente. Nel presente, assistiamo alla scialba ed inconsistente attività amministrativa, agli attacchi denigratori e dileggiatori contro l'attuale presidente Maffettone. Salvo poi sancire una tregua finalizzata all'ottenimento dei finanziamenti necessari alla realizzazione del cartellone di eventi natalizi.

Ma anche di questo non c'è da meravigliarsi. Siamo ormai abituati ai cambiamenti repentini di giudizi, simpatie e "appartenenze", come a rocambolesche alleanze. Di domani non abbiamo certezze! Non ci resta però che sperare che la memoria torni ad albergare nelle menti e a far valutare le persone per quello che sono. Che serva a far ricordare, ad esempio, tutti coloro che hanno continuato a ricoprire il ruolo di consiglieri di indirizzo a cui erano stati chiamati dal Sindaco all'epoca in carica: Salvatore Di Martino e Paolo Imperato, nominati da quest'ultimo. Secondo Amalfitano, Renato Brunetta, Learco Saporito, nominati da Secondo Amalfitano nel 2006.

La memoria ed i fatti, l'onestà morale ed intellettuale, dovrebbe far riconoscere che ho saputo ben amministrare e ho avuto - insieme alla mia squadra - il grande merito di riportare stile, serenità e concordia nel Paese. Ho individuato e nominato, all'epoca, non "compagni di partito" o "yes man" di facciata o politici da "sistemare". Ma, stimati e competenti professionisti del mondo culturale ed artistico con forti legami con il territorio che, a causa di altri soggetti e di altre dinamiche - a cui questa nuova Amministrazione si è già assuefatta e accomodata -, non hanno potuto operare al meglio ma hanno solo potuto impegnarsi nel solo esclusivo interesse di Ravello perché non si perpetrassero ulteriori "nefandezze"».

Fonte: Il Vescovado

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