Riceviamo e pubblichiamo cordiale nota a firma del consigliere generale d'Indirizzo della Fondazione Ravello, avvocato Lelio Della Pietra, attraverso la quale evidenzia i motivi che lo hanno indotto, con gli altri due consiglieri, Liuccio e Schiavo, a impugnare la delibera del Consiglio comunale del 24 settembre scorso sugli indirizzi per la nomina, la designa­zio­ne e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istitu­zio­ni.

Dopo l'approvazione, il provvedimento era stato notificato ai tre interessati che hanno fatto ricorso al Tar (clicca qui per approfondire). Di seguito testo integrale della nota.

 

Egregio Direttore,

con riferimento all'articolo in cui si evoca una nuova bagarre nella Fondazione Ravello, Le scrivo per evidenziare che la delibera n. 46 del 24.9.2016 del Con­siglio Comunale di Ra­vello, di approvazione del regolamento "sugli indirizzi per la nomina, la designa­zio­ne e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istitu­zio­ni", non è rimasta appesa all'albo pretorio del Comune, ma è stata dallo stesso notificata ai suoi tre rappresentanti, e soltanto a essi (nulla avendo ricevuto né la Fondazione, né i Consiglieri di Indirizzo di nomina degli altri Soci Fondatori).

L'impugnativa dinanzi al TAR del Prof. Liuccio, del M° Schiavo e mia, dunque, non è una provocazione, e non si pone in una logica di contrasto con il Comune di Ravello, trattandosi piuttosto di una legittima azione a tutela dei nostri diritti (e delle nostre professionalità) anche in considerazione dell'inveterata consuetudine, da Lei ricordata nell'articolo, in forza della quale al cambio di maggioranza non è mai corrisposta la sostituzione dei designati negli organi della Fondazione da parte dell'Amministrazione precedente, principio contrario alla legge e che costituisce invece il cardine del regolamento di recente approvato.

Con molti cordiali saluti.

avv. Lelio della Pietra