Tu sei qui: PoliticaForza Italia, si acuisce lo scontro
Inserito da (admin), venerdì 6 febbraio 2004 00:00:00
Salta la nomina del capogruppo di Forza Italia, si inasprisce lo scontro tra il gruppo di Antonella Gaeta ed il sindaco Alfredo Messina, sempre più in difficoltà. Resa dei conti, intanto, nella Margherita, con lo strappo tra gli amici del senatore Scalera e quelli del consigliere regionale Pasquale D'Acunzi. Clima agitato in casa azzurra. L'incontro di mercoledì, che avrebbe dovuto segnare la ripresa del dialogo con la nomina del nuovo capogruppo, si è concluso con un nulla di fatto. Anzi, il dissenso manifestato nelle settimane precedenti si è acuito con uno scontro forte con lo stesso sindaco. Bocche cucite nel gruppo guidato da Antonella Gaeta ed ispirato dall'assessore Antonio Barbuti, ma si avverte a pelle l'irritazione. C'è consapevolezza che il consenso in città va calando e che i loro sforzi di avviare un confronto serio e responsabile cozza prepotentmente contro il muro eretto dal sindaco e dai suoi stretti collaboratori. Nei giorni scorsi, nei momenti di maggiore asprezza con Messina, la Gaeta, che tra l'altro ricopre la carica di coordinatrice cittadina degli azzurri, aveva chiesto che sul Bilancio e sulle tematiche più scottanti, causa del calo del consenso intorno all'Amministrazione, la maggioranza aprisse un dibattito forte. «Forza Italia ha lanciato una sfida alla città ed alle forze politiche nelle ultime elezioni. Ora non può venir meno e Messina deve vincere con noi. Senza di noi non va molto lontano», aveva minacciato. Intanto, già nella giornata di ieri, l'assessore Barbuti è stato convocato dal sindaco per verificare i margini di una ricomposizione che, dopo il colloquio e l'intervento del coordinatore Antonio Cuomo, sembrava fatta. Qualcosa, però, non ha funzionato nelle ultime ore. Anche nella Margherita, intanto, spira aria di diffidenza. Il gruppo di Bastolla, Russo e Mongiello, autosospesi ed aggregatisi a quello che fa capo al consigliere regionale Pasquale D'Acunzi, ha sollevato dure critiche (criterio personalistico e verticistico nella gestione delle cariche, scarsa incisività sul territorio) al coordinamento cittadino. Di qui l'autosospensione dalla Margherita. La querelle rientra nello scontro nel partito tra il gruppo del senatore Scalera, sempre più accentratore, e Pasquale D'Acunzi, che immagina un cammino diverso sempre all'interno del centrosinistra. «Mi auguro che la decisione assunta dagli amici non sia il frutto di una strumentalizzazione di chi vuole boicottare il processo ed il ruolo della Margherita. Essa non ci meraviglia, anche se ci rattrista», risponde Francesco Ragni, coordinatore cittadino.
Fonte: Il Portico
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