La firma sotto il documento programmatico dell'azione politica di Forza Italia è l'ultimo scoglio per ricompattare il partito. L'ultimo incontro è servito ad avvicinare i fuoriusciti Emilio Maddalo, Antonio Ventrello, Giuseppe Apicella e l'autosospeso Carmine Adinolfi, chiamati a rompere gli indugi e ritornare alla casa madre. «E' un problema che non mi pongo, li sento già miei consiglieri. A breve ci sarà il definitivo rientro nel partito», rassicura il capogruppo Renato Salerno. Questa era la condizione primaria posta dai forzisti. «In politica - afferma Silvio Mosca - contano i numeri. Oggi siamo ufficialmente 8 più il sindaco. Dagli altri 4 ci aspettiamo che rientrino a pieno titolo nel gruppo». Sembra che la decisione sia stata ormai presa dal gruppo dei dissidenti. «In settimana - afferma Emilio Maddalo - ufficializzerò il mio rientro nel partito. Il prossimo Consiglio comunale sancirà il ritorno alle origini e Forza Italia potrà contare sui suoi 13 voti». Ricompattare è la parola d'ordine. Oggi, più che in altre occasioni, l'unione fa la forza in vista del tavolo di trattativa che si dovrà aprire con An ed Udc, dopo la richiesta di un azzeramento degli incarichi, assessoriali e non, avanzata da Cirielli. «Ufficialmente - dichiara il sindaco Messina - c'è la volontà incondizionata di ricostruire il gruppo originario. Tutto il resto, poi, deve rientrare in una dialettica all'interno del partito che si è impegnato a governare la città».