Tu sei qui: PoliticaGaldi querela Maddalo
Inserito da (admin), martedì 4 maggio 2004 00:00:00
Forza Italia e la Margherita ancora al palo per le candidature alla Provincia. Giancarlo Accarino, indicato come candidato per gli uomini di Rutelli, non ha sciolto il nodo, anche se da più parti si afferma che abbia dato il suo assenso di massima. Intanto, Marco Galdi querela Emilio Maddalo, difeso dall'avvocato Alfonso Senatore, per alcune affermazioni fatte in Consiglio comunale e ritenute offensive. Ancora in dubbio, dunque, le candidature di Forza Italia per i collegi Cava 1 e Cava 2. Gianpio De Rosa, consigliere provinciale uscente, e Carmine Adinolfi, delegato del sindaco allo Sport, dopo l'annunciato appoggio di Alfonso Senatore al candidato presidente Antonio Cuomo, si sono raffreddati e stanno valutando l'opportunià di rinunciare alle designazioni. Si fanno i nomi, se ci dovessero essere ripensamenti, degli assessori Giovanni Carleo per Cava 1 e Giuseppe Gigantino per Cava 2, per ora tenuti in panchina, ma pronti ad entrare in campo. Per la Margherita, invece, tutto è legato all'assenso di Giancarlo Accarino. Voci di portici riportano che, dopo l'ultimo pressing operato dallo stesso Angelo Villani e da Giovanni Russo, sia stato dato un primo assenso di massima. Nelle prossime ore la candidatura potrebbe essere confermata o definitivamente abbandonata. Per il secondo collegio si insiste con l'ex assessore Alfredo Venosi o con lo stesso coordinatore Francesco Ragni. Intanto, dopo le polemiche dei giorni scorsi tra Emilio Maddalo, già di Forza Italia ed oggi esponente di Alleanza Metelliana, e gli uomini di An, in particolare Marco Galdi, è scattata una querela. Galdi ha querelato l'ex forzista per alcune dichiarazioni lette in Consiglio comunale. In una lettera aperta al sindaco, l'esponente di Alleanza Metelliana aveva stigmatizzato l'accordo Cirielli-Messina, ricordando le accuse del presidente provinciale di An contro il sindaco, da lui definito «soggetto inaffidabile», aggiungendo che la sua «esperienza come primo cittadino era esaurita» e riproponendo come candidato sindaco Marco Galdi. Quello stesso Marco Galdi che, secondo Maddalo, era uscito dal Consiglio comunale, fingendo di non condividere la posizione politica di Cirielli e di An ed ottenendo un incarico, per rinfrancarsi del torto subito, presso l'Eti Tabacchi di Scafati. Per tutelare la propria onorabilità, Galdi ha sporto querela, aprendo così un nuovo fronte in una situazione politica sempre più meno rispettosa dell'uomo.
Fonte: Il Portico
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