In occasione del Consiglio comunale convocato ieri a Cava de' Tirreni, i partiti e i movimenti di centro-destra hanno chiesto, ancora una volta, le dimissioni del sindaco cavese, Vincenzo Servalli a seguito degli episodi di camorra che hanno coinvolto la politica metelliana e della successiva decisione di azzerare la Giunta comunale, poi riformata riconfermando gran parte dell'esecutivo precedente.

Una decisione che non è stata accolta favorevolmente dalle forze di opposizione. Per Marcello Murolo, dei Responsabili per Cava: «Ancora oggi convinti di nostra richiesta di dimissioni del Sindaco Servalli. Serve che opposizione si rinsaldi in una proposta unica programmatica». «Niente di nuovo a Cava. - dichiara invece Fortunato Palumbo di Forza Italia - L'ordinario sbandierato come grandi opere. Scelte fallimentari in ambito sicurezza e ambiente. Sindaco, dimettiti».

«E' il momento di dire basta- dichiara Clelia Ferrara di Fratelli d'Italia - Porterò la richiesta di dimissioni del Sindaco in consiglio comunale. Più volte ho cercato di collaborare con questa Amministrazione per il bene della Città, ma adesso non ne posso più, sono delusa. Chiedo agli esponenti dell'opposizione in consiglio comunale di essere uniti».

Dopo le accuse di Lega, Forza Italia, Responsabili e Fratelli d'Italia è stato Vincenzo Servalli a rispondere, intervistato da laredazione.eu: «La politica di oggi ha smarrito le regole fondamentali. Regole non scritte ma che erano un catalogo deontologico di come si fa la politica. Si è perso tutto. Si è perso il rispetto per le persone, per gli ideali. Sono sconsolato, anche da questa opposizione senza strategia, senza idee. Ci vuole un'opposizione vera e seria, con delle idee e strategie e con delle personalità in campo, importanti. E io lamento questa assenza, lamento la mancanza di un opposizione, vera e seria. Questa non è né un'opposizione seria né un'opposizione che ha cuore gli interessi della città. Bramano il mio posto. Dovranno provarci alle prossime elezioni. Adesso, però, lavoriamo per Cava de' Tirreni».