Ha scritto una lettera al Sindaco di Maiori Antonio Capone, la consigliera comunale con delega al Decoro Urbano e alle Attività Teatrali, Lidia Camera, per annunciare a lui e alla maggioranza le sue dimissioni per «motivi di natura esclusivamente personale». A sua volta Lidia era subentrata a Generoso Ferrara, che soltanto dopo l'insediamento, eletto con 83 preferenze, ha scoperto che non avrebbe potuto candidarsi perché già consigliere comunale ad Albese con Cassano.

«Nella trascorsa Amministrazione - scrive Lidia - ho profuso impegno e dedizione nel lavoro svolto e l'esperienza vissuta si è rivelata davvero importante per la mia crescita umana, professionale e politica. L'incarico di consigliere, anello di congiunzione tra cittadini e Comune, è un ruolo importante che richiede costanza e partecipazione, e sentendo ad oggi di non riuscire più a garantire la dedizione e il tempo necessari è mia intenzione, nella scelta di andar via, far sì che possa entrare in consesso consiliare altro componente motivato e desideroso di apportare un prezioso contributo al programma di mandato, al quale anche da parte mia sarà garantito per il futuro ogni sostegno pur se con modalità e tempi diversi in ragione delle motivazioni in premessa indicate».

Il consigliere che per numero di voti dovrebbe entrare in Consiglio comunale è Aristide Milo, al quale - da non eletto - erano state assegnate deleghe all'Innovazione tecnologica, alla Comunicazione e alla Sentieristica.

«Colgo l'occasione per ringraziare il personale comunale e tutti i colleghi consiglieri della disponibilità ed il supporto offertomi. Con l'augurio che sia svolto un lavoro costante e soddisfacente per la collettività, connotato principalmente dalla vicinanza alle problematiche dei cittadini e finalizzato al raggiungimento degli obiettivi indicati nelle linee programmatiche, i cui contenuti sono certa che vedranno la loro completa realizzazione nel corso dell'attuale mandato», chiosa la consigliera dimissionaria.

Leggi anche:

Maiori: Lidia Camera sostituisce Generoso Ferrara in Consiglio comunale, era incandidabile