Tu sei qui: PoliticaNuove opportunità per i "Distretti del cibo"
Inserito da (redazionelda), martedì 16 gennaio 2018 10:31:09
di Raffaele Ferraioli*
La legge finanziaria di quest'anno, la n. 208/2017 - art. 1, ha fra l'altro, riformato il D.Lgs n. 228/2001, rilanciando i "distretti del cibo". Questa iniziativa è senz'altro apprezzabile e apre nuovi scenari di sviluppo per i settori agroalimentare ed enogastronomico.
Le novità introdotte dal legislatore puntano alla promozione dello sviluppo territoriale attraverso una politica di coesione e di inclusione sociale che è presupposto essenziale per poter garantire la sicurezza alimentare, diminuire l'impatto ambientale delle produzioni, ridurre gli sprechi, tutelare il paesaggio rurale, ridare linfa vitale all'attività agricola. Tutte finalità queste condivisibili e che trovano nella nostra area una particolare ragion d'essere. Sembrerebbe che la norma di legge approvata sia stata pensata proprio a misura della nostra area. Ma sapremo approfittarne?
Continuando ad esaminare i contenuti di questa legge, vediamo che tra i "distretti del cibo" sono stati inseriti quelli biologici, intesi come territori in cui è possibile stipulare un protocollo d'intesa per la diffusione del metodo biologico.
Le nuove definizioni previste dal legislatore sono:
- distretti rurali, caratterizzati da un'identità storica che integri l'agricoltura ad altre attività locali ( nel nostro caso il turismo, la silvicoltura, l'apicoltura, l'artigianato, la ristorazione,ecc) con produzione di beni e servizi coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali;
- Distretti agroalimentari di qualità, con significativa presenza di produzioni tipiche certificate (vedi DOC dei vini Costa d'Amalfi, DOP dei limoni, ecc.).
A questo punto scatta l'obbligo morale e politico dei cosiddetti "big players" di darsi da fare per divulgare le nuove prospettive che la nuova legge crea e organizzare adeguatamente i potenziali beneficiari.
Bisogna fare i conti con la pressoché totale assenza di aspettative che caratterizza ormai da un po' di tempo a questa parte il mondo agricolo. Ma non si possono ignorare le nuove opportunità offerte (ogni tanto chi ci governa fa anche qualcosa di positivo, per fortuna!) per arginare la deriva dell'attività agricola con tutte le conseguenze negative che ne derivano. Riconvertire gli scettici e i miscredenti è a dir poco doveroso. Le responsabilità per ulteriori atteggiamenti accidiosi e menefreghisti sarebbero davvero grandi sotto tutti i punti di vista. Colleghi Sindaci, se ci siamo battiamo un colpo!
*sindaco di Furore
Fonte: Il Vescovado
rank: 106416107
Continua la tensione intorno allo statuto dell'Ascca, l'Azienda consortile per i servizi sociali Cava - Costa d'Amalfi. I sindaci di Atrani e Positano, Michele Siravo e Giuseppe Guida, accusano il Comune di Cava de' Tirreni di non accettare un vero confronto democratico sulla gestione dell'ente. Lo scontro...
"Con un emendamento al decreto 'Terra dei Fuochi' chiediamo lo stanziamento di 15 milioni di euro in due anni per la bonifica dei territori colpiti dal grave incendio del 16 agosto 2025 nell'impianto ‘Campania Energia' di Teano (CE). Lo dichiara il deputato del PD Stefano Graziano, primo firmatario dell'emendamento...
Riscoprire lo spirito che, anni fa, aveva trasformato Cava de' Tirreni in una città attrattiva, viva e capace di generare un indotto economico significativo: è questo l'obiettivo rilanciato da La Fratellanza, che insieme a Nuovi Orizzonti propone una visione chiara per il futuro cittadino. In una nota...
"Giuseppe Conte definisce il centrodestra 'slabrato' per la presunta difficolta' nella scelta del candidato in Campania. Un'uscita fuori luogo da parte di chi guida un Movimento ridotto ai minimi termini, spaccato internamente e in costante perdita di credibilità". Lo dichiara il deputato campano di...