«Troppa muffa politica» ed il sindaco Gravagnuolo, domenica mattina, abbandona dopo pochi minuti l'incontro con la presidente, nominata direttamente da Veltroni, del comitato regionale campano per il costituendo Partito Democratico, l'assessore regionale Teresa Armato. «Così si parte male - tuona il primo cittadino, candidato numero due nella lista "Piccolo! per la Regione" - Se si tenta un raggiro nei miei confronti, reagisco». E punta il dito contro la Armato. «Non so come, quando, per quale motivo e chi ha stabilito che la referente della Armato su Cava dovesse essere Flora Calvanese, che è candidata di una lista in concorrenza con altre. Se qualcuno pensa di rappresentarsi con il territorio, eludendo un rapporto corretto con le espressioni del territorio stesso, faccia come crede, ma è evidente che si troverà i referenti che si sceglie e non altri».

A moderare l'incontro era il direttore de "Il Giornale di Cava", Walter Di Munzio. «Tanto rispetto per il sindaco, che abbiamo anche appoggiato nella sua campagna elettorale - commenta - ma credo ci sia confusione sui ruoli. Il sindaco non è anche il capo di un partito». I retroscena. La Armato nei giorni scorsi ha accusato De Luca di sparare fuoco amico, invece di abbassare i toni. Gravagnuolo, fedelissimo deluchiano secondo i ben informati, non ha gradito ed ha fatto chiaramente capire come dovrebbe spirare il vento cavese. Nel mirino il tandem Bassolino-De Mita. È ormai scontro totale su gestione amministrativa regionale e candidature per il costituendo Partito Democratico.

«Ritengo intollerabile l'occupazione della sanità pubblica da parte di una corrente di partito - afferma Gravagnuolo - ancorché sia il mio stesso partito. Inaccettabile il caos nelle politiche ambientali ed un atteggiamento scorretto, dal punto di vista istituzionale, verso le autonomie locali, le quali, se considerate amiche, vengono premiate dalle politiche regionali, altrimenti non si riesce nemmeno ad avere un appuntamento con un assessore regionale, in particolare se Ds». Flora Calvanese non raccoglie la polemica e chiarisce: «I referenti cavesi del comitato sono i due testimonial, Bianca Senatore ed Andrea Tortora Della Corte, entrambi studenti universitari».