Tu sei qui: PoliticaPolis: ‘Dovete andare a casa'
Inserito da Ida Amabile (admin), mercoledì 27 ottobre 2004 00:00:00
Sul voto per la modifica dello Statuto ieri vi è stata la secca sconfitta del sindaco Messina e di una coalizione che, ormai, non esiste da tempo. Ne parliamo con il leader di "Polis", il dott. Enzo Gallo. «E' dalla costituzione della nostra Associazione che avevamo dichiarato che questa Giunta era basata sulla spartizione del potere, che non aveva e non ha alcuna programmazione e che, in barba ai problemi urgenti, notevoli della citta, ha tentato in ogni modo, contravvenendo a qualsiasi logica politica, di restare a galla contro il volere sovrano del popolo. Ieri non è successo altro che tutto quello previsto da "Polis" e, se permettete, strategicamente anche voluto. Questo lo diciamo non perché vogliamo fare i primi della classe, ma per evitare strumentalizzazioni varie che potrebbero venire da un'opposizione di Sinistra che non ha nessun merito, né di ordine di programmi, né tantomeno per quanto avvenuto. I vari passaggi che si intravedevano e che si sono verificati ho avuto ampiamente modo di spiegarli ai cittadini nei miei precedenti interventi. Alla stregua di quanto accaduto ieri, credo che non si sia raggiunto mai un livello così basso di impostazione politica. La coalizione è a pezzi. Alleanza Nazionale è all'opposizione, e dovrebbe continuare. Forza Italia non riesce nella spartizione di potere voluta da Messina e prende tre voti contro, comprese le dimissioni del capogruppo Renato Salerno, che consideriamo persona perbene. Ma la novità, si fa per dire, è quella rappresentata dal voto contrario dell'Udc. Evidentemente, il buon Giovanni Baldi, abituato a vivere tra la gente, ha raccolto gli umori popolari. Ci troviamo, dunque, al cospetto di un Sindaco sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, che, per dare un senso alla rispettabilità personale, che gli riconosco, dovrebbe avere il buon gusto di rassegnare le dimissioni immediatamente. E, ovemai ciò non accadesse, il buon Alfredo Messina si giocherebbe una gran parte della propria credibilità, non politica, ma personale. Questa situazione, da noi ampiamente annunciata, impone a tutti i consiglieri comunali un solo atto, per il bene della città, e cioè quello che noi abbiamo sempre sostenuto: rassegnare le dimissioni per andare ad elezioni anticipate, per non mortificare, ancora di più di quanto sta avvenendo, una città che non merita rappresentanti di questo genere e che è disperata in tutti i settori del tessuto sociale».
Fonte: Il Portico
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