Tu sei qui: PoliticaPositano, minoranza su Parcheggio “Liparlati”: «Un’opera davvero poco pubblica. Posti auto agli amici degli amici»
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 4 giugno 2024 09:10:31
«Data l'evidente incapacità dell'amministrazione di Positano di partecipare ai tavoli regionali e di ottenere fondi per le opere pubbliche, ci ritroviamo oggi a ringraziare un privato per la realizzazione di un'opera davvero poco pubblica».
A dirlo è Gabriella Guida, capogruppo di opposizione di "Su per Positano", in merito al Parcheggio "Liparlati", inaugurato il 29 maggio scorso nella città verticale.
La struttura, infatti, è stata realizzata con lo strumento della finanza di progetto, una particolare modalità di realizzazione delle opere pubbliche, attraverso la quale un progetto di investimento di un privato - in questo caso la Gemar spa - trova il suo ristoro economico e finanziario nei ricavi e nei flussi di cassa generati dall'attività di gestione dell'opera realizzata.
«Un tiro alla fune - spiega la consigliera di minoranza - che dovrebbe vedere il pubblico stabilire una serie di condizioni a vantaggio della comunità e il privato fare un investimento e ricercare il proprio vantaggio economico accollandosi i relativi rischi. A Positano, però, le regole del gioco sono state cambiate: il Comune di Positano si è fieramente schierato dalla parte del privato, approvando per due volte modifiche all'impianto base del progetto e ha permesso al privato di aumentare i propri guadagni, senza mai riuscire a tirare la corda a favore dei cittadini. Infatti, l'aumento dei box realizzati ha stravolto l'equilibrio tra pubblico e privato del progetto iniziale a tutto vantaggio dell'impresa. Morale della favola: l'ascensore, la cui apertura è stata annunciata con toni trionfali, e i bagni pubblici, che dovrebbero servire la Sponda, rappresentano le briciole lasciate da Gemar al pubblico e nascondono il vero affare fatto dal privato e appoggiato dal Comune. La totale mancanza di trasparenza nella vendita dei box e nell'assegnazione dei posti in abbonamento ha garantito infatti il posto auto agli amici degli amici, senza risolvere nessuno dei problemi del quartiere».
«Chi vive a Liparlati, nella stragrande maggioranza dei casi, parcheggia ancora sulla Statale, mentre chi ha acquistato un box lo ha fatto a prezzo di mercato, senza nessuna tutela. Cosa abbiamo guadagnato noi cittadini? La vista di nove mostruosi piani di cemento al centro del paese», chiosa Guida, con amarezza.
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Fonte: Il Vescovado
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