La stretta sul reddito di cittadinanza non accenna a fermarsi e se da una parte la maggioranza 'tira dritto' sulla 'stretta' al sussidio, togliendolo agli occupabili, dall'altra parte l'opposizione (Terzo Polo a parte) cerca di difendere strenuamente la misura simbolo del Movimento 5 Stelle e del Governo Conte I.

Così oggi a esternare tutto il proprio disappunto riguardo gli ultimi provvedimenti presi proprio sul reddito di cittadinanza da parte del governo guidato da Giorgia Meloni, è stato Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, nel corso della conferenza stampa dell'Alleanza Verdi Sinistra svoltasi di fronte a Montecitorio a poche ore dal voto in aula sulla manovra.

"Sul reddito di cittadinanza siamo di fronte perfino ad una vigliaccata, e si rivela la vera intenzione di questo Governo: vogliono legittimare quello che c'è, con un mercato del lavoro spesso povero e privo di diritti, con salari da fame. Intendono in questo modo costringere ad accettare comunque qualunque ricatto sul posto di lavoro o per un posto di lavoro: e così questo governo e questa maggioranza - conclude Fratoianni - condannano alla povertà e alla precarietà milioni di persone".

Intanto il 'nodo' rappresentato dall'offerta congrua è stato sciolto: con un emendamento Lupi aveva provato a togliere anche il 'paletto' dell'offerta congrua per gli occupabili ma la norma, rimane per un errore, se n'è accorta la deputata del Pd-Idp Maria Cecilia Guerra.

"L'emendamento di Lupi ha cancellato la parola congrua in un posto dove era superfluo, ossia nel testo base della manovra", spiega. Ma senza modificare "il resto della norma, che si rifà al decreto sul Reddito, in cui si definisce la congruità dell'offerta, con un rimando anche al Jobs Act".
Quindi di fatto l'emendamento non cancella il termine congruo. E l'offerta 'congrua' rimane ancora valida.

Fonte foto: Pagina Facebook Nicola Fratoianni e Maurizio Lupi