Tu sei qui: PoliticaRegionali, alta tensione a Palazzo
Inserito da (admin), venerdì 11 marzo 2005 00:00:00
Sempre più bagarre in Forza Italia. Renato Salerno, dissidente azzurro, si schiera con il candidato Casciello e chiede l'espulsione di Carmine Adinolfi. Giovanni Campanile sempre più solo. In An è lotta all'ultimo voto tra il gruppo di Cirielli per Valese e quello di Gasparri per Sarno. Dunque, il voto regionale rompe gli equilibri dei partiti e si intreccia sempre più fortemente con le vicende comunali. I nodi non risolti negli anni scorsi nella vita politico-amministrativa di Forza Italia oggi sono venuti al pettine. Dopo le dure posizioni di Giovanni Campanile, candidato alla Regione e coordinatore cittadino, e dell'ex capo staff Pasquale Petrillo, ora è la volta dell'ex capogruppo Renato Salerno, da mesi dissidente e critico sulla gestione del gruppo e del partito. Si schiera apertamente con Luigi Casciello e chiede che Carmine Adinolfi, che ufficialmente ha dichiarato di votare e far votare Giovanni Baldi (Udc), venga espulso dal partito: «Mantiene la delega allo Sport come forzista e vota Udc; deve essere espulso. Il partito è allo sbando. All'incontro del gruppo erano presenti solo 4 consiglieri comunali. Ed il resto? Va preso atto che la gestione è stata tutto un fallimento e l'ex coordinatore provinciale Tonino Cuomo è uno dei maggiori responsabili. Occorre una pulizia generale. Rimandiamo il tutto a dopo il voto regionale»». Campanile rischia di rimanere sempre più isolato a Cava, tra i vari sostenitori di Luigi Casciello, di Aniello Salsano e di Tonino Cuomo, anche se può contare sull'appoggio dell'imprenditore Antonio Della Monica. Ed il sindaco Messina? Ha addosso gli occhi puntati dei vari candidati, di Giovanni Baldi, legato a lui da un forte accordo, ma soprattutto di Cuomo, anche se il feeling è stato tenue in tutti questi anni. Per ora tace, ma sicuramente nei prossimi giorni darà direttive precise ai suoi fedelissimi. Intanto, si complica la vicenda comunale ed il voto sul Bilancio è sempre più a rischio. Anche in An lo scontro è duro tra le due anime, facenti capo a Cirielli e Gasparri. «Stiamo lavorando per il candidato presidente e per il nostro candidato Michele Sarno», afferma Fortunato Palumbo. La lotta è forte. Per molti il voto regionale è una resa dei conti con Cirielli. A sinistra, invece, almeno apparentemente, sembra regnare la pace. I diessini cavesi sono per Franco Prisco, anche se l'ala della Cgil, alquanto forte, e quella bassoliniana sono unite per Morrone. Nella Margherita il candidato ufficiale è Franco Ragni, ma non mancano i sostenitori di Sica, diventato una macchina voti, e di Gugliemo Vaccaro, che fanno capo al giovane avvocato Marcantonio Monaco, già segretario cittadino dei Popolari. Resta un'incognita per ora la posizione del gruppo di Pierfederico De Filippis, referente a Cava del senatore Scalera.
Fonte: Il Portico
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