Tu sei qui: PoliticaRevisori dei conti, Di Matteo e Del Vecchio di nuovo all'attacco
Inserito da (admin), martedì 3 marzo 2015 00:00:00
Il gruppo consiliare Ncd e l’associazione civica “Amiamo Cava”, presieduta da Giovanni Del Vecchio, puntano di nuovo il dito contro la decisione del sindaco Marco Galdi di non comunicare ai consiglieri un parere del Collegio dei revisori dei conti, che in una nota dello scorso 28 dicembre invitava il Consiglio comunale alla prudenza nell’operazione di fusione del Consorzio di Bacino nella Metellia per la gestione unica del servizio rifiuti.
«È grave che il sindaco abbia sottratto un elemento di valutazione ai consiglieri», ha incalzato Giovanni Del Vecchio nel corso della conferenza di ieri, lunedì 2 marzo, a Palazzo di Città. «La cosa più grave è che, prima del Consiglio, i consiglieri hanno chiesto del materiale sull’argomento ed il parere non è stato dato - ha aggiunto - E comunque, c’è una responsabilità del Presidente del Consiglio, Antonio Barbuti, perché mi sembra davvero strano che non fosse a conoscenza del documento, che in genere viene trasmesso all’Ufficio Giunta ed ai consiglieri».
Sulla stessa falsariga la precisazione del capogruppo Ncd, Massimiliano Di Matteo: «C’è poca trasparenza nei provvedimenti amministrativi». Di Matteo ha, poi, accusato il Presidente Barbuti, che nei giorni scorsi ha detto di non aver ricevuto alcun parere. Circostanza, questa, confermata da Galdi, il quale in una nota si è assunto tutta la responsabilità della mancata comunicazione del parere dei revisori, che ha ritenuto «irrituale, anche perché in contraddizione ad un precedente parere reso sullo stesso oggetto dallo stesso organo». «Tutti i pareri dei revisori vengono trasmessi al Presidente del Consiglio - ha evidenziato Di Matteo - Credo, piuttosto, che il sindaco abbia voluto fornire un’ancora a Barbuti. Peraltro nello stesso parere si chiede la trasmissione del documento al Presidente del Consiglio».
Ed ancora: «Dopo l’invio del parere ci sono state 7 conferenze di capigruppo, nel corso delle quali il sindaco si è limitato a lanciare invettive al Consorzio, senza mai esporci cosa avevano segnalato i revisori». Poi la stoccata finale: «Il sindaco era in malafede. Per fortuna non ci saranno conseguenze penali perché la questione è chiusa a causa del decreto Milleproroghe, che proroga l’attività del Consorzio. Ncd ha sempre detto che il servizio rifiuti doveva essere gestito da un unico operatore, ma se quella strada non era percorribile andavano trovate soluzione alternative».
A margine della conferenza i consiglieri Ncd e Del Vecchio hanno precisato di non aver preso ancora alcuna decisione sul progetto “Mo”, verso cui sembrano attratti come una calamita “Città Democratica” e Fratelli d’Italia. La fusione di queste due entità in un unico progetto civico, da realizzare sotto l’egida del Mo, sembra ormai cosa fatta. Continuano, intanto, la loro corsa verso Palazzo di Città i candidati sindaco in vista del voto.
Alfonsina Caputano
Fonte: Il Portico
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