Tu sei qui: PoliticaSanità campana penalizzata, De Luca contro Speranza: «Vive sulla luna». E sul Covid: «Rischio picchi pesanti a fine luglio»
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), sabato 2 luglio 2022 08:22:14
«Leggiamo affermazioni vaghe, insignificanti e banali del ministro della Salute Speranza. Sembra che viva sulla luna». Sono le parole del governatore della Campania Vincenzo De Luca che, in post pubblicato su Facebook, ha risposto alla polemica a distanza con il ministro della salute Roberto Speranza, reduce dalla visita a Napoli.
«Le polemiche fanno male e soprattutto a chi le fa», aveva dichiarato il ministro replicando all'attacco dello Sceriffo sulle svolte covid del ministero e del governo.
Ora, De Luca è tornato all'attacco: «Risponda - scrive sui social il governatore riferendosi a Speranza - nel merito a queste domande: perché ad oggi non è stato ancora fatto il riparto del Fondo Sanitario nazionale? Perché ad oggi non sono state restituite alle Regioni tutte le somme anticipate per l'emergenza Covid? Perché non è stata data copertura finanziaria per il personale delle Usca scadute a giugno, e che senza l'intervento d'urgenza delle Regioni avrebbe cancellato le possibilità di assistenza sui territori, anche per il contact tracing? Risponda alle mancate certezze finanziarie fornite per il personale previsto per le case di comunità e chieda scusa ai cittadini campani che da anni ricevono la quota di fondo sanitario nazionale più bassa d'Italia. Affronti seriamente il problema della carenza di personale, che è drammatica, fra personale già contagiato a centinaia di unità, e piano ferie ormai prossimo. Essere seri vuol dire risolvere problemi concreti, che si scaricano sulla pelle dei cittadini, non parlare a vuoto».
Sul problema sanità e, in particolar modo sull'emergenza Covid, De Luca, nella sua diretta Facebook, aggiunge: «Corriamo il rischio di avere picchi pesanti anche a fine luglio, prima ancora di arrivare a settembre e ottobre e dunque, come ripeto da mesi, dobbiamo riprendere l'abitudine ad indossare la mascherina. Attualmente abbiamo il 60% dei posti letto covid occupati e il 40% delle terapie intensive, ma in alcune realtà ospedaliere importanti, vi è già l'occupazione al 100% (o prossimi a quella cifra) dei posti letto covid. Questo significa che dobbiamo ridefinire il piano ospedaliero covid per la nostra sanità. Dobbiamo continuare ad essere la prima regione d'Italia nella battaglia contro il covid, pur essendo penalizzati dal punto di vista del personale, con 10mila unità lavorative in meno rispetto alla popolazione regionale».
Fonte: Il Portico
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