Il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha fatto il punto della situazione sui primi giorni di operatività del Superbonus.

Nel corso di un'audizione alla Camera, di fronte alla Commissione parlamentare di vigilanza sull'Anagrafe tributaria, il Ministro ha confermato che "è necessario intervenire per sistemare tutto il complesso normativo riguardante i bonus" e che per questo è arrivato il tempo di parlare di "testo unico".

Già ad Ecomondo, lo scorso 5 novembre, Genea Consorzio Stabile, l'"energy service company" salernitana che fornisce servizi per migliorare l'efficienza energetica di impianti o edifici di aziende e pubbliche amministrazioni, si era fatta portavoce della propria categoria esprimendo al sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Riccardo Fraccaro, la necessità di un testo unico come punto di riferimento per tecnici e professionisti.

Patuanelli ha di fatto recepito la sollecitazione fatta dalla rappresentanza di Genea Consorzio durante "L'evento la finanza per l'efficienza energetica" con Federesco e poi ripreso da molte categorie professionali.

Durante l'audizione, il Ministro Patuanelli ha inoltre affermato che, a causa dell'alto numero di richieste in solo 20 giorni, è impensabile che la misura del Superbonus si fermi al 31 dicembre del 2021, sottolineando che il superbonus è "una misura choc" per rilanciare il settore delle costruzioni ed implementare l'efficientamento sismico ed energetico, ma che non può configurarsi come "misura a tempo indeterminato".

«Su questo punto non siamo d'accordo - ha ribadito il dottor Angelo Grimaldi di Genea Consorzio (nella foto) -. La durata della misura dovrebbe essere ampliata ed anche estesa ad altri tipi di immobili come ad esempio i capannoni industriali e le strutture ricettive. Noi e i tecnici impegnati nel comparto edilizio preferiremmo che la misura fosse strutturale, poiché siamo convinti che le imposte generate dal maggior fatturato riuscirebbero a coprirne i costi rendendola così autoliquidante».