Tu sei qui: PoliticaVietri, L'Alternativa blocca la vendita del patrimonio immobiliare del Comune
Inserito da (redazioneip), giovedì 21 gennaio 2021 10:24:00
I Consiglieri di minoranza del gruppo "L'Alternativa" - Antonella Scannapieco, Maurizio Celenta, Alessio Serretiello e Antonietta Raimondi - con nota n. 707 protocollata in data 19 gennaio 2021 indirizzata al Sindaco, all'Ass.re Urbanistica, al Segretario generale, ai responsabili dei settori legale, tecnico, economico/finanziario ed all'Organo di Revisione hanno bloccato la (s)vendita del patrimonio immobiliare del Comune.
Nella nota i consiglieri hanno denunciato che:
la delibera di giunta n.114 del 04.12.2020 risultava non esaustiva mancando i motivi d'urgenza, le ragioni dell'alienazione, e la destinazione da dare alle risorse provenienti dalla vendita;
la delibera di giunta n.122 del 23.12.2020 ha apportato delle modifiche significative in merito agli importi riferiti ai valori indicati come prezzo di mercato tali da determinare una variazione da quelli indicati nel Piano di ricognizione degli immobili atto propedeutico al Bilancio di Previsione;
la determina n.720 del 31.12.2020 disponeva la vendita di n.10 immobili invece di n.9 immobili come riportato nella delibera giunta e disponeva la pubblicazione di apposito avviso mediante affissione di manifesti, cosa questa mai avvenuta.
«E' assolutamente mancata "l'ampia pubblicità" che deve essere garantita ad una gara di vendita così come prevede l'art.8 c. 2 del "Regolamento comunale per l'alienazione degli immobili". - spiegano i consiglieri - Denunciamo l'inesistenza in questo Comune di un reale e veritiero inventario del patrimonio immobiliare che non si presti ad ambiguità e/o incertezze. Sottolineiamo l'assoluta carenza di un'istruttoria per ciascun immobile posto in vendita.
Il gruppo di minoranza ha impedito la (s)vendita del patrimonio immobiliare di proprietà del Comune smascherandole reali intenzioni di questa incapace ed indecorosa amministrazione che vuole "fare cassa" e ripianare il dissesto economico/finanziario nel quale si trova l'Ente locale svendendo "a prezzo di saldo", ad ambigui e poco chiari interessi privati, il patrimonio immobiliare che appartiene ai cittadini.
Nuovamente stigmatizziamo questo pessimo modo di amministrare e gestire "la cosa pubblica" senza alcuna programmazione e pianificazione e che puntualmente calpesta il "bene comune" a scapito di "opachi e prepotenti" interessi privati. Il Sindaco e la sua "colorata maggioranza" sostituiscono alla Politica (ormai assente) esclusivamente il "tirare a campare" ed il continuo scambio e mercanteggiamento. La cittadinanza vietrese non merita tale scempio amministrativo».
IN ALLEGATO: istanza protocollata presso il comune
Fonte: Il Vescovado
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