Tu sei qui: PoliticaVilla Rufolo, Amalfitano direttore per altri 5 anni. Maffettone: «Monumento non più Repubblica di San Marino»
Inserito da (redazionelda), domenica 24 gennaio 2016 17:15:16
Per i prossimi cinque anni sarà ancora Secondo Amalfitano il direttore di Villa Rufolo. Nei giorni scorsi è arrivata la firma del nuovo contratto che vedrà l'ex sindaco al timone del monumento civile più rappresentativo della Città della musica. La scelta da parte della Fondazione Ravello di riconfermare il deus ex machina della precedente gestione Brunetta è stata, lo ricordiamo, precauzionale, allo scopo di evitare un contenzioso per l'Ente che organizza il Ravello Festival.
Già, perché Amalfitano, che aveva chiesto il riconoscimento di pregresse competenze per circa 900mila euro o il rinnovo del contratto (almeno da direttore della Villa scaduto il 31 dicembre scorso), nel caso in cui non fossero state esaudite le sue richieste avrebbe potuto dare inizio a una vertenza sindacale. Tra i compensi vantati dall'ex segretario generale il suo ruolo di responsabile unico del procedimento per gli ultimi grandi lavori di restauro di Villa Rufolo: per queste competenze gli saranno corrisposti 95mila euro già fatturati perché rientranti nei calcoli di fondi ottenuti attraverso l'accelerazione della spesa, rendicontati entro il 31 dicembre scorso (ci si augura di poter accedere presto a tutti questi dati attraverso i siti web istituzionali della Fondazione, in ossequio ai principi di trasparenza).
Nei giorni scorsi Amalfitano ha firmato un quinquennale da circa 53mila euro lordi per una retribuzione mensile netta che si aggira intorno ai 2500 euro, «il minimo sindacale di un dirigente pubblico» ci ha tenuto a precisare il presidente Sebastiano Maffettone (i contratti più onerosi sono quelli del segretario generale e dei due direttori artistici).
Come per il passato il direttore potrà contare su una buona struttura messa in piedi nel tempo, garantendo, con il personale della Fondazione, la gestione amministrativa del complesso, coordinando il servizio biglietteria e guardiania, i giardinieri, e assicurando la manutenzione del complesso. Tutto secondo un preciso mansionario redatto dal segretario generale Renato Quaglia al quale il direttore dovrà fare riferimento. Tutto secondo le scelte della nuova governance della Fondazione Ravello che sceglie di rompere col passato ma non di distruggere.
«Villa Rufolo non sarà più una Repubblica di San Marino» ha sottolineato con orgoglio il presidente Maffettone che con il Consiglio di Amministrazione ha già rimesso mano al "Progetto Ravello" volto all'acquisizione in uso degli altri due gioielli pubblici della Città della musica: l'Auditorium e Villa Episcopio.
Fonte: Il Vescovado
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