Tu sei qui: PoliticaZona rossa a Natale e Capodanno? Stasera il vertice a Palazzo Chigi per decidere
Inserito da (Maria Abate), giovedì 17 dicembre 2020 10:16:19
Tutta l'Italia in zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, dal 24 dicembre al 3 gennaio. Dopo un primo vertice conclusosi con un nulla di fatto, al governo prevarrebbe questa soluzione per evitare il riversarsi dei cittadini nelle strade dello shopping, com'è accaduto nei giorni scorsi. Stasera, alle 18, il nuovo vertice a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione della maggioranza per decidere definitivamente sulla stretta di Natale.
La maggioranza, stando a quanto appreso da Ansa, è per l'introduzione di regole da zona rossa il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e l'1, 2, 3 gennaio. Non è escluso che la zona rossa valga anche il 6 gennaio o che, invece, si introducano per l'intero periodo regole da "zona arancione".
Allo stesso tempo, il governo sta valutando la possibilità di una deroga al divieto di spostamenti tra Comuni - ed eventualmente anche all'interno di uno stesso Comune in caso di ripristino della zona rossa - per i congiunti più stretti in occasione cenone della vigilia di Natale e del pranzo del 25. La deroga, in ogni caso, riguarderebbe un numero strettissimo di congiunti: due, secondo le stesse fonti.
«Al Ministero della Salute abbiamo proposto di optare per una misura rigorosa che assomigli molto alla zona rossa», ha detto il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa (PD). Ma c'è un braccio di ferro con chi vuole una linea morbida.
«Stiamo lavorando per cercare di rinforzare il piano natalizio. Noi dobbiamo arrivare in condizione di massima resilienza. Le misure stanno funzionando fin qui ma ci stanno preoccupando - e hanno preoccupato anche gli esperti - quelle situazioni di assembramenti dei giorni scorsi. Faremo qualche intervento aggiuntivo», ha detto il premier Conte. «Non direi - ha aggiunto - che è colpa dei cittadini se si sono verificati assembramenti, la stragrande maggioranza sta rispettando le regole. Noi abbiamo avviato il cashback perché quella è una riforma di sistema che ha l'obiettivo di pagamenti più convenienti, in sicurezza e che ci consentono di recuperare il sommerso. E i negozi stanno soffrendo. Se si usa il cashback in modo ordinato diamo ossigeno a un settore, se il risultato è l'affollamento per le strade non è quello che avevamo sperato».
E ha lanciato una proposta sul fronte vaccini: «Sarebbe bello avere un'unica data dei Paesi Europei, una sorta di Vaccine Day. Spero lo si possa fare ai primi di gennaio ma per avere un impatto sulla popolazione bisogna raggiungere una percentuale di vaccinati sufficiente, 10-15 milioni, e contiamo di averli nella primavera inoltrata».
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Fonte: Occhi su Salerno
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