Ultimo aggiornamento 2 ore fa S. Rosa da Lima vergine

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Salute e BenessereI bambini che hanno meno giocattoli sono più felici: lo svela una ricerca dell'Università di Toledo

Salute e Benessere

I bambini che hanno meno giocattoli sono più felici: lo svela una ricerca dell'Università di Toledo

Uno studio ha confermato che una scelta ridotta del numero di giochi a disposizione migliora l'immaginazione e la capacità di concentrazione dei più piccoli

Inserito da (ranews), lunedì 23 aprile 2018 16:55:01

Avere meno giocattoli fra i quali scegliere influisce positivamente sull'immaginazione dei bambini, perché li spinge a concentrarsi maggiormente per trovare modi creativi per giocare. A dimostrare la teoria del «less is more» è un recente studio dell'Università di Toledo pubblicato sulla rivista Infant Behavior and Development e condotto su un campione di 36 bambini fra i 18 e i 30 mesi di età (27 dei quali di sesso femminile), analizzati in due sessioni di gioco separate, da 30 minuti ciascuna: la prima con 16 giochi a disposizione e la seconda con appena 4.

I bambini che ne avevano a disposizione di meno finivano per interagire per un periodo di tempo più lungo con un singolo giocattolo e a usare i loro istinti creativi per escogitare «modalità di gioco qualitativamente superiori» che permettessero di andare oltre la funzione originariamente prevista del giocattolo, sviluppando così ulteriormente le loro capacità cognitive e facendoli sinceramente interessare al gioco.

«Questo suggerisce che gli altri giocattoli presenti nell'ambiente di gioco possano aver creato una fonte di distrazione esterna - spiegano i ricercatori, guidati da Alexia Metz, dottoranda all'Università di Toledo - spingendo i partecipanti ad abbandonare il gioco che stavano facendo con un giocattolo a portata di mano per esplorarne un altro».

In altre parole, più giocattoli i bambini hanno a disposizione e meno saranno in grado di concentrarsi e di rimanere focalizzati sul gioco.

Fonte: Il Portico

Galleria Fotografica

rank: 105528106

Salute e Benessere

Salute e Benessere

Sanità, Nursind: “Due Asl per rispondere ai bisogni reali del territorio salernitano”

A seguito delle recenti notizie relative alla proposta avanzata dal Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Vallo della Lucania per l'istituzione di una seconda Asl in provincia di Salerno, il Nursind Salerno ha espresso apprezzamento e sostegno all'iniziativa, ritenendola un passo necessario per...

Salute e Benessere

Mamma e bambino salvi: al Moscati di Avellino una nascita che diventa simbolo di speranza

Una nascita che diventa una sfida clinica che richiede visione, preparazione e una sinergia perfetta tra menti e mani esperte. Una donna di 35 anni, residente in provincia di Salerno, ha scelto di affidarsi all'Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino per affrontare la sua seconda gravidanza,...

Salute e Benessere

Papaya, energia naturale per stomaco, pelle e cuore

La papaya, con il suo colore dorato e il sapore delicato che ricorda il melone, è tra i frutti tropicali più apprezzati non solo per il gusto ma soprattutto per i benefici che porta alla salute. Da sempre nota per la papaina, enzima che rende più digeribili le proteine, è consigliata a chi soffre di...

Salute e Benessere

Caco, il “sole in tavola” che protegge cuore, intestino e vista

Arrivato dal Giappone in Italia nell'Ottocento, il caco è diventato il simbolo dei frutti d'autunno con il suo colore aranciato e la polpa cremosa. Quando è acerbo può risultare astringente per l'alto contenuto di tannini, ma una volta maturo sprigiona tutta la sua dolcezza, trasformandosi in un vero...