Tu sei qui: Salute e BenessereIl cachi, proprietà nutrizionali e benefici
Inserito da (admin), domenica 20 ottobre 2019 12:27:23
di Valentina Di Giovanni* - La Terra dei Cachi, in realtà, è l'Asia: il Diospyros Kaki è un albero da frutto antichissimo, della famiglia delle Ebenacee, tra i primi ad essere coltivati dall'uomo e che ha probabilmente avuto origine in Cina, diffondendosi, poi, in Estremo Oriente, dalla Corea al Giappone, dove è conosciuto anche come Loto del Giappone. In Italia l'albero di cachi è coltivato soprattutto in Campania, Romagna, Veneto e Sicilia.
In genere la bacca si raccoglie tra ottobre e novembre e si presenta di un colore arancione acceso, da cui la denominazione dell'omonimo colore, e la varietà di kaki più diffusa è contraddistinta da una polpa molto cremosa.
Un etto di kaki corrisponde a circa 65 calorie. Il frutto è composto quasi all'80 per cento d'acqua, ed è molto ricco di zuccheri (12%). La quantità di fibra è buona (3,6%), mentre proteine e lipidi sono presenti solo in piccolissime quantità. È un frutto molto ricco di minerali, soprattutto potassio, calcio, magnesio e fosforo, così come di vitamine e di antiossidanti.
E' presente la vitamina C, il beta-carotene, precursore della vitamina A, che protegge la vista e mantiene in salute la pelle, mentre la vitamina C rafforza le difese immunitarie. Naturalmente la ricchezza in antiossidanti (compresa la vitamina C) offre protezione contro i radicali liberi, contrastando l'invecchiamento cellulare.
Dato l'alto contenuto di zuccheri è sconsigliato a chi è obeso o soffre di diabete; ma si tratta praticamente dell'unica controindicazione, perché per il resto il kaki è un frutto ricco di minerali come il potassio, e ha numerose proprietà benefiche dagli effetti e diuretici, alla capacità di proteggere e depurare il fegato.
Gli effetti regolatori sull'intestino sono i più conosciuti, ma i kaki in realtà sono i frutti perfetti anche per i bambini, gli sportivi, gli astenici, poiché hanno straordinarie capacità energizzanti, dovute principalmente agli zuccheri che contengono. Anche in questo caso è bene distinguere fra kaki maturi e acerbi: mentre i kaki maturi aiutano in caso di stipsi, quelli acerbi sono astringenti.
Gli effetti diuretici sono dovuti all'alta percentuale contenuta di potassio, quelli lassativi sono anche conseguenza della discreta quantità di fibre; infatti la fibra insolubile è molto utile nel contrastare i livelli alti di colesterolo, in quanto è in grado di ridurre significativamente l'assorbimento del colesterolo derivante dall'alimentazione a livello intestinale.
Il frutto del cachi dovrebbe essere consumato crudo: in questo modo, viene garantito un buon apporto in termini di vitamine e sali minerali, beneficiando del buon effetto vitaminizzante e rimineralizzante.
Da ultimo, il cachi esercita un'importante attività protettiva nei confronti di milza, pancreas, stomaco ed intestino tenue.
A causa dell'elevato apporto calorico ed il ricco contenuto zuccherino, il cachi è certamente sconsigliato in regimi alimentari ipocalorici, quindi nella dieta di tutti coloro che vogliono perdere peso. La quantità di zuccheri determina inoltre un elevato indice glicemico, che esclude questo frutto dalla dieta del paziente diabetico.
*biologa nutrizionista
Fonte: Il Vescovado
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