Problematiche sulla gestione delle interruzioni volontarie di gravidanza sarebbero emerse presso l'ospedale "Ruggi" di Salerno. Secondo alcune segnalazioni, le donne che scelgono di sottoporsi a tale procedura affrontano condizioni che violano i loro diritti fondamentali, con un mancato rispetto della privacy e della dignità previsto dalla legge 194/78. Lo rivela Mario Polichetti, responsabile nazionale del comparto Sanità per l'Udc.

Una delle questioni più delicate riguarda il percorso che le pazienti devono affrontare all'interno della struttura. "Le donne vengono fatte transitare attraverso un corridoio comune, frequentato da gravide, visitatori, pazienti urologici e bambini - una situazione che rischia di esporle al riconoscimento e a momenti di grande imbarazzo", ha spiegato il ginecologo salernitano.

Anche le operazioni vengono effettuate in una sala operatoria non dedicata. "Questa gestione non rispetta le disposizioni sulla privacy, fondamentali per tutelare l'anonimato delle pazienti. Pur essendo contrario alla legge 194/78, dobbiamo riconoscere che essa stabilisce diritti e tutele precisi, che qui vengono palesemente violati", ha aggiunto Polichetti.

Il rappresentante Udc ha chiesto provvedimenti immediati. "Non è accettabile che le pazienti siano trattate in condizioni così umilianti. Chiediamo interventi urgenti per garantire che il servizio sia svolto secondo le regole previste dalla legge. Il rispetto dell'anonimato e della dignità deve essere una priorità".

Pur ribadendo la contrarietà alle interruzioni di gravidanza, l'Udc pone l'accento sull'importanza del rispetto dei diritti delle donne. "Ci opponiamo fermamente alla gestione inadeguata di questo servizio. Non è solo un problema sanitario, ma un grave caso di violazione dei diritti umani. Continueremo a batterci affinché episodi come questo non si ripetano", ha dichiarato Polichetti.

L'appello verrà esteso anche ad altre istituzioni, incluse quelle europee, per sensibilizzare sul tema e garantire che le leggi a tutela delle donne vengano rispettate. "La dignità delle persone deve essere sempre al primo posto", ha concluso Polichetti.

(Foto: Maria Abate)