Tu sei qui: Salute e BenessereLa morte di un uomo per infarto riaccende i riflettori sulla necessità di potenziare l'Ospedale Costa d'Amalfi
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 18 aprile 2023 17:42:59
Com'è ormai noto, un uomo di Agerola ieri sera è stato stroncato da un infarto a 57 anni. Arrivato poco dopo le 20 al Presidio Ospedaliero Costa d'Amalfi, non ha trovato il cardiologo di turno.
Dal tracciato effettuato dai medici disponibili, emerge che l'uomo, arrivato a Castiglione con i propri piedi e già colpito da infarto in passato, aveva un infarto in corso. Nel giro di dieci minuti il paziente va in insufficienza respiratoria e il rianimatore è costretto a intubarlo. Dopo averlo stabilizzato, alle 22.15 il paziente è stato trasferito all'Ospedale "Ruggi" di Salerno dove purtroppo ha perso la vita.
Una triste vicenda che ancora una volta accende i riflettori sulle difficoltà di un Presidio Ospedaliero che, vista la carenza di organico, è in sofferenza.
Fino ad ottobre 2016 esisteva la figura del rianimatore reperibile da utilizzare nel caso di trasferimento per ricovero presso altri presidi ospedalieri di pazienti di pertinenza rianimatoria, ma questa cosa fu sospesa e da allora non è stata più ripristinata.
Stanotte il rianimatore è rimasto fuori per tre ore, durante le quali il presidio di Ravello è rimasto scoperto.
Una fattispecie che si verifica spesso e, a volte, anche per più ore. Una situazione tanto più grave perché su un territorio che si estende da Vietri a Positano non c'è nessuna ambulanza con rianimatore a bordo.
Per di più, un tempo c'erano tre ambulanze medicalizzate del 118, adesso sono senza medico. In questi casi l'escamotage è ricorrere al supporto del medico della guardia medica di turno, che raggiunge il paziente a domicilio e poi si reca in ambulanza con lui.
I Sindaci della Costiera l'hanno segnalato al Governatore ma non è mai cambiato nulla.
Il problema di base è che il decreto ministeriale che definisce gli standard che devono essere adottati dai Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate richiede che vi sia un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato alla emergenza-urgenza, senza però specificare le figure necessarie, e questo comporta la carenza di specialisti, che devono rispondere alla prevalente esigenza degli ospedali di maggiori dimensioni (come Salerno o Cava).
Di qui anche la questione del cardiologo di notte, che in passato era più semplice reperire anche perché retribuito in extra (e non in regime ordinario, come succede adesso). In attesa del bando predisposto nei giorni scorsi dalla Direzione dell'Azienda Ospedaliera Universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" per assegnare cinque Dirigenti Medici specializzati in Cardiologia al Pronto Soccorso dell'Ospedale Costa d'Amalfi, sarebbe opportuno continuare garantire la presenza del cardiologo h24, servizio che è stato presente sul territorio sin dal 2003.
I fatti dimostrano che il Presidio Ospedaliero è importantissimo per i residenti della Costa d'Amalfi. Attraversare l'intera Statale in ambulanza con un paziente in condizioni gravi senza poterlo prima stabilizzare in Costiera è un rischio che non può essere corso. Il Presidio dovrebbe essere potenziato per poter rispondere in modo efficace a tutte le esigenze che si presentano.
Leggi anche:
Agerola piange la morte prematura di Raffaele Cuomo. Dolore anche a Praiano
Fonte: Il Vescovado
rank: 109469102
A seguito delle recenti notizie relative alla proposta avanzata dal Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Vallo della Lucania per l'istituzione di una seconda Asl in provincia di Salerno, il Nursind Salerno ha espresso apprezzamento e sostegno all'iniziativa, ritenendola un passo necessario per...
Una nascita che diventa una sfida clinica che richiede visione, preparazione e una sinergia perfetta tra menti e mani esperte. Una donna di 35 anni, residente in provincia di Salerno, ha scelto di affidarsi all'Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino per affrontare la sua seconda gravidanza,...
La papaya, con il suo colore dorato e il sapore delicato che ricorda il melone, è tra i frutti tropicali più apprezzati non solo per il gusto ma soprattutto per i benefici che porta alla salute. Da sempre nota per la papaina, enzima che rende più digeribili le proteine, è consigliata a chi soffre di...
Arrivato dal Giappone in Italia nell'Ottocento, il caco è diventato il simbolo dei frutti d'autunno con il suo colore aranciato e la polpa cremosa. Quando è acerbo può risultare astringente per l'alto contenuto di tannini, ma una volta maturo sprigiona tutta la sua dolcezza, trasformandosi in un vero...