Tu sei qui: Salute e BenessereLa rucola diventa alleata della bellezza: dall’agricoltura della Piana del Sele un nuovo principio attivo anti-age
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 20 giugno 2025 11:19:17
La rucola passa da regina delle tavole mediterranee a protagonista dell'innovazione cosmetica. Si è tenuto ieri, presso la sede di Coldiretti, l'evento conclusivo del progetto "100% RUCOLA", che ha coinvolto aziende agricole, rappresentanti del mondo scientifico e stakeholder del territorio. L'appuntamento ha illustrato i risultati di un modello virtuoso di economia circolare, mettendo in evidenza una potenzialità particolarmente interessante: l'erucina, una molecola naturalmente presente nella rucola, può diventare un prezioso principio attivo per una nuova crema anti-age.
Il progetto, finanziato dal PSR Campania, ha permesso di valorizzare gli scarti della lavorazione della Rucola della Piana del Sele IGP, trasformandoli in risorsa grazie all'impiego di avanzate tecnologie biotecnologiche. Il risultato è l'estrazione dell'erucina, una molecola dalle riconosciute proprietà vasodilatatorie e cosmetiche, oggi al centro di formulazioni ad alto valore aggiunto nei settori nutraceutico e cosmeceutico.
"Abbiamo sviluppato un metodo di estrazione e trasformazione che ci ha consentito di ottenere un olio contenente molecole attive molto interessanti, come l'erucina", ha spiegato il professor Gaetano Lamberti, docente dell'Università di Salerno e responsabile scientifico del progetto. "Oltre alle applicazioni in ambito nutraceutico, uno degli sviluppi più promettenti riguarda proprio il suo potenziale utilizzo come ingrediente attivo in una nuova crema anti-age. Un traguardo raggiunto con pieno successo, che apre a importanti prospettive industriali".
Soddisfazione anche da parte del comparto produttivo. "Il progetto rappresenta un valore aggiunto per il territorio, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e culturale", ha dichiarato Vito Busillo, presidente del Consorzio di Tutela della Rucola della Piana del Sele IGP. "Riuscire a creare un indotto parallelo alla produzione primaria, valorizzando gli scarti della rucola per ottenere prodotti innovativi, è un'opportunità strategica per l'intero settore. Oggi il Consorzio conta 145 iscritti e un valore della produzione che ha raggiunto i 15 milioni di euro, posizionandoci ai vertici nazionali".
Determinante anche il contributo della Fondazione Saccone, che ha condotto un'approfondita indagine statistica sulle aziende coinvolte. "È stata una grande opportunità per analizzare un comparto in forte espansione, valutandone il livello di innovazione e la disponibilità a contribuire al recupero di molecole bioattive", hanno dichiarato Giorgio Scala e Paolo Senatore, rispettivamente presidente e responsabile della progettazione della Fondazione. "Grazie al lavoro svolto, è stato possibile individuare un bouquet di sostanze preziose, tra cui spicca proprio l'erucina, oggi al centro dell'interesse scientifico e imprenditoriale. La Fondazione ha condotto un'indagine che ha rilevato come quasi un'azienda su due stimi che l'impatto economico degli scarti superi il 5% dei costi operativi e sia disponibile a destinarne almeno un quarto alla ricerca".
Fonte: Il Vescovado
rank: 10879100
A seguito delle recenti notizie relative alla proposta avanzata dal Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Vallo della Lucania per l'istituzione di una seconda Asl in provincia di Salerno, il Nursind Salerno ha espresso apprezzamento e sostegno all'iniziativa, ritenendola un passo necessario per...
Una nascita che diventa una sfida clinica che richiede visione, preparazione e una sinergia perfetta tra menti e mani esperte. Una donna di 35 anni, residente in provincia di Salerno, ha scelto di affidarsi all'Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino per affrontare la sua seconda gravidanza,...
La papaya, con il suo colore dorato e il sapore delicato che ricorda il melone, è tra i frutti tropicali più apprezzati non solo per il gusto ma soprattutto per i benefici che porta alla salute. Da sempre nota per la papaina, enzima che rende più digeribili le proteine, è consigliata a chi soffre di...
Arrivato dal Giappone in Italia nell'Ottocento, il caco è diventato il simbolo dei frutti d'autunno con il suo colore aranciato e la polpa cremosa. Quando è acerbo può risultare astringente per l'alto contenuto di tannini, ma una volta maturo sprigiona tutta la sua dolcezza, trasformandosi in un vero...