NAPOLI - Il virus West Nile torna a far registrare contagi in Campania, dove si contano nove casi confermati, con pazienti distribuiti tra le province di Caserta, Napoli e Salerno. La preoccupazione cresce, ma le autorità rassicurano: la situazione è sotto controllo e sono già attive tutte le misure previste dai protocolli sanitari.

Il West Nile Virus (WNV) è una malattia virale trasmessa esclusivamente tramite la puntura della zanzara comune (Culex pipiens), molto diffusa in Italia e particolarmente attiva nelle ore serali e notturne. Il contagio può manifestarsi in forma lieve, ma nei soggetti più fragili - come anziani e immunodepressi - può evolvere in forme gravi, fino a causare encefaliti o meningiti.

Attualmente, quattro pazienti sono ricoverati in rianimazione, alcuni presso strutture specializzate come l'ospedale Cotugno di Napoli e il Moscati di Aversa.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha commentato l'evolversi della situazione: «Stiamo analizzando bene la situazione. Il problema c'è, ma non abbiamo motivo di allarmi particolari. Non ci sono focolai estesi, ma singoli episodi, assolutamente sotto controllo».

De Luca ha ribadito la necessità di seguire con attenzione l'evoluzione del virus, ma ha rassicurato: «Abbiamo tutte le risorse tecnico-scientifiche per tenere sotto controllo la situazione».

Le ASL, l'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno e i Comuni coinvolti stanno collaborando per potenziare il monitoraggio entomologico, sanitario e veterinario. Particolare attenzione viene riservata alla fauna selvatica, in primis gli uccelli, principali serbatoi del virus.

Sono inoltre in corso disinfestazioni mirate nei territori colpiti per ridurre la popolazione di zanzare e limitare la diffusione.

In linea con le indicazioni del Ministero della Salute, l'Istituto Superiore di Sanità invita i cittadini a:

• usare zanzariere e repellenti per insetti,

• indossare abiti chiari e coprenti,

• eliminare i ristagni d'acqua da balconi e giardini,

• evitare l'esposizione nelle ore di maggiore attività delle zanzare (dal tramonto all'alba).

Il virus non si trasmette da persona a persona. I sintomi più comuni sono febbre, dolori articolari e malessere, ma in alcuni casi l'infezione può degenerare rapidamente.

La recente circolare ministeriale del 20 luglio raccomanda di rafforzare la sorveglianza integrata veterinaria e umana, e di sensibilizzare la popolazione attraverso attività informative e campagne preventive.

Dall'inizio dell'anno si contano in Italia oltre dieci casi, con due decessi confermati, tra cui una donna nel Lazio e un uomo di 75 anni in provincia di Novara. L'allerta è quindi nazionale, con attenzione particolare al West Nile Virus e al Usutu Virus, entrambi veicolati da zanzare.