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Tu sei qui: Salute e Benessere«Personale pagato ma non in corsia: 230mila euro l’anno sprecati dall'Asl Salerno»: la denuncia del Nursind

Salute e Benessere

Il Nursind Salerno denuncia una gestione inefficiente del personale, con 230mila euro sprecati ogni anno a causa di infermieri e operatori sociosanitari non impiegati in corsia, nonostante le gravi carenze di organico.

«Personale pagato ma non in corsia: 230mila euro l’anno sprecati dall'Asl Salerno»: la denuncia del Nursind

Secondo il Nursind Salerno, centinaia di infermieri e operatori sociosanitari sono impiegati in ruoli che non corrispondono al loro profilo professionale, nonostante la cronica carenza di personale. Questa gestione inefficace, oltre a compromettere l'efficienza del sistema sanitario, comporterebbe un esborso annuale di circa 230mila euro. Il sindacato chiede un intervento immediato per ricollocare correttamente il personale e risolvere la situazione.

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 12 maggio 2025 14:51:47

Mentre l'emergenza sanitaria richiede ogni giorno un numero sempre maggiore di professionisti in prima linea, nell'Asl Salerno si assisterebbe ad un paradosso inquietante: centinaia di infermieri e operatori sociosanitari, pur facendo parte dell'azienda, non prestano la loro attività assistenziale, nonostante le carenze di organico ormai croniche e documentate. A documentarlo è il Nursind Salerno, che ha inviato una lettera a tutte le istituzioni competenti, lanciando un allarme riguardo a "una gestione del personale che, oltre a danneggiare il sistema sanitario, potrebbe comportare ingenti danni economici".

Secondo quanto dichiarato dal segretario generale del Nursind Salerno, Biagio Tomasco, e dal segretario amministrativo Adriano Cirillo, ci sarebbe una massiccia allocazione di infermieri ed operatori sociosanitari in ruoli che non corrispondono al loro profilo professionale: "Non possiamo più tollerare che infermieri e operatori sociosanitari vengano impiegati in mansioni che nulla hanno a che fare con la loro formazione. Il nostro sistema sanitario si trova in una condizione di emergenza, con carenze di personale gravissime, eppure continuiamo a pagare profili che non sono operativi in corsia", afferma Tomasco. "Ciò che è ancora più insostenibile è che, nonostante l'evidente necessità di risorse, molti di questi professionisti continuano a ricevere indennità specifiche senza svolgere il lavoro che dovrebbero".

Il Nursind provinciale denuncia che la situazione è ben lontana dal risolversi, anzi, continua a essere una "piaga secolare" che affligge il sistema sanitario locale: "Le carenze nel settore infermieristico, aggravate dal mancato utilizzo delle risorse disponibili, si sommano ad altri problemi legati alla gestione degli operatori sociosanitari, che spesso sono dirottati in compiti che non riguardano l'assistenza diretta al paziente". A supporto della denuncia, il Nursind sottolinea come questa situazione, oltre a "compromettere l'efficienza del sistema sanitario, comporti anche un pesante esborso economico per l'Asl Salerno, che ogni anno è costretta a versare indennità non dovute per un totale che si aggira intorno ai 230mila euro".

"Questi soldi potrebbero essere reinvestiti per assumere nuovo personale o per migliorare l'offerta sanitaria, ma vengono invece utilizzati in maniera inefficace, gravando sulle risorse che dovrebbero essere destinate ai pazienti", aggiunge Cirillo.

Pertanto, con una lettera inviata alle principali autorità sanitarie e giuridiche, il Nursind chiede un intervento immediato per risolvere questa situazione. La richiesta è chiara: ricollocare gli infermieri e gli operatori sociosanitari secondo il loro profilo professionale, riassegnando ai reparti coloro che non hanno limitazioni fisiche e ricollocando gli altri in compiti che rispecchino la loro attuale condizione.

Tomasco e Cirillo, infine, hanno esortato la Corte dei Conti a valutare l'impatto economico di questa "turpe consuetudine", mentre hanno sollecitato la Procura della Repubblica e i Nas a indagare su eventuali illiceità legate a questa gestione del personale.

Fonte: Il Vescovado

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