Ultimo aggiornamento 1 ora fa S. Nicola di Bari

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieAlluvione di Maiori del 25-26 Ottobre 1954, la testimonianza del compianto Francesco Amodio, all'epoca sindaco di Amalfi, che coordinò i primi soccorsi

Storia e Storie

Storia, Storie, Alluvione, Maiori, Torrente

Alluvione di Maiori del 25-26 Ottobre 1954, la testimonianza del compianto Francesco Amodio, all'epoca sindaco di Amalfi, che coordinò i primi soccorsi

Il corso Reginna del tutto distrutto nella sua parte terminale, mentre acque limacciose continuavano a venire giù dai monti e dalle vallate; fabbricati, tra i più belli e più antichi, interamente crollati e notizie - le più tragiche e le più dolorose - di numerose vittime rimaste sotto le macerie, travolte dalla violenza dell'uragano.

Inserito da (Admin), venerdì 25 ottobre 2024 18:37:22

di Sigismondo Nastri -

Sull'alluvione di Maiori, avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 1954, ripropongo qui, tratta da un mio articolo, pubblicato sul quotidiano "Il Tempo" del 24 ottobre 1974, la testimonianza dell'onorevole Francesco Amodio, che all'epoca di quella calamità era sindaco di Amalfi. «E' una pagina triste, terribilmente triste della mia vita. Avevo presieduto il Consiglio comunale di Amalfi fino ad ora molto avanzata, mentre fuori la pioggia continuava a venire giù in maniera da lasciare tutti preoccupati nel timore che si verificasse una di quelle alluvioni che di frequente creavano stati di allarme e di paura tra la popolazione, prima che si fosse provveduto a dare una definitiva sistemazione al torrente Canneto.

Svegliato durante la notte da un consigliere comunale, che era stato informato del disastro avvenuto nella vicina Maiori, già alle prime luci ero con altri concittadini sulla strada della Costiera, ma dovemmo lasciare la macchina a Minori, allagata, e 'guadare' il torrente d'acqua e di melma che stagnava lungo la nazionale, dopo esserci assicurati che fortunatamente vittime non ve n'erano state. Portatici a Maiori, qui la tragedia ci apparve nella sua gravità: una scena veramente apocalittica. Il corso Reginna del tutto distrutto nella sua parte terminale, mentre acque limacciose continuavano a venire giù dai monti e dalle vallate; fabbricati, tra i più belli e più antichi, interamente crollati e notizie - le più tragiche e le più dolorose - di numerose vittime rimaste sotto le macerie, travolte dalla violenza dell'uragano. Resomi conto della gravità del disastro, nonostante ben quattro persone della mia famiglia avessero perso la loro vita nell'immane tragedia, decisi di ritornare ad Amalfi per avvertire le autorità provinciali e predisporre i primi mezzi di soccorso per la popolazione, rimasta senz'acqua e senza rifornimenti di alcun genere.

Amalfi rispose generosamente al mio urgente appello e nello spazio di pochissime ore riuscimmo a far partire un motoveliero carico di derrate e di acqua potabile raccolta in damigiane, da distribuire a quelli che, sopravvissuti, erano rimasti senza né casa né tutto. Da Napoli partirono autobotti, mentre da Salerno, anch'essa profondamente ferita, si cominciò a predisporre aiuti più massicci. Da Maiori, il giorno successivo, risalimmo fino a Tramonti e potemmo constatare i danni che anche quella laboriosa cittadina aveva sofferto per il tremendo uragano. Vi fu davvero una mobilitazione di uomini e di organizzazioni, da quelle statali a quelle della Pontificia Commissione di Assistenza. Tra i primissimi a correre sui luoghi del disastro fu il nostro compianto indimenticabile Arcivescovo Rossini che, con mons. Mario Di Lieto, oggi Vescovo di Cerignola, fu il coordinatore, nei giorni seguenti, di tutta l'organizzazione che si dovette creare dopo i primi frammentari interventi. Vennero il Presidente della Repubblica (Luigi Einaudi, n.d.r.), il Ministro dell'Interno, parlamentari, autorità, che vollero recare anche una parola di conforto alle popolazioni colpite».

Aggiungo, a commento, che, se pure il ricordo di quel luttuoso evento è vivo, bisogna ammettere che esso è lontano, molto più lontano del tempo trascorso. Completata l'opera di ricostruzione, eseguiti i lavori di sistemazione dei bacini montani a difesa degli abitati, realizzate le necessarie infrastrutture, Maiori s'è guadagnato un ruolo di prim'ordine tra i centri turistici della Costiera. Di quell'alluvione, meno male, sono rimaste poche tracce. Oggi ci si è abituati a vedere il corso Reginna recuperato come "centro" della città, luogo di accoglienza e di ritrovo, e non più solo di transito: Dovessi andare più avanti col discorso, però, avrei difficoltà ad affermare che i bacini montani, nello stato attuale (cioè senza adeguata manutenzione), sono in grado di "proteggere" gli abitati».

Fonte: Maiori News

Galleria Fotografica

rank: 101780104

Storia e Storie

Storia e Storie

La Madonna del Rosario e l’alluvione del 1875 ad Amalfi

da un post di Sigismondo Nastri La notte tra l'1 e il 2 dicembre 1875 è impressa nella memoria storica di Amalfi come una delle più tragiche della sua storia. Una violenta alluvione travolse la Valle dei Mulini, cuore pulsante della produzione cartaria locale e luogo di straordinaria bellezza naturale....

Storia e Storie

Una settimana ad Amalfi per lo scrittore Nicola Pesce: «Grazie Paola, è un regalo che non dimenticherò mai»

A volte, la gentilezza viene ripagata in modi che non si potrebbero mai immaginare. Lo scrittore Nicola Pesce, classe 1984, ha vissuto un'esperienza unica ad Amalfi, frutto di un semplice scambio umano con una donna di nome Paola, proprietaria di un piccolo negozio del posto. "Ogni anno, quando passo...

Storia e Storie

Diego Armando Maradona a quattro anni dalla sua scomparsa

di Vincenzo Milite Diego Armando Maradona, per tutti semplicemente Diego, è stato un giocatore unico sin dall'inizio della sua carriera, grazie alla sua abilità nel dribbling, alla visione di gioco e alla capacità di segnare gol spettacolari, anche se cresciuto in mille difficoltà. Le sue giocate, che...

Storia e Storie

Femminicidio e tradizione: il 25 novembre tra memoria e riflessione sul ruolo della donna

di Maddalena Di Benedetto "Comme Catarinea e Barbarea, accussì Natalea". È un detto popolare che sta a significare come il tempo è a S. Caterina, così sarà a Natale. Cosa direbbero le nostre nonne se venissero a conoscenza che a S. Caterina si ricordano i femminicidi? Il 25 novembre si tinge di rosso...