Tu sei qui: Storia e StorieCava, al dottor Luigi Trofa il premio "Leonardo Da Vinci" per lo sport
Inserito da (Redazione), giovedì 15 giugno 2017 11:22:24
di Adriano Rescigno
ʺIn considerazione degli anni dedicati e dell'impegno profuso a favore della realizzazione degli scopi federali, la Federazione Medico Sportiva Italiana è orgogliosa di assegnare il Premio Leonardo da Vinci al dottor Luigi Trofaʺ. Questa la motivazione a suggello dell'onoreficenza (una medaglia d'oro e pergamena di motivazione) riservata esclusivamente alle grandi eccellenze dello sport come Paolo Rossi od a personalità di spicco come dirigenti sportivi e non che si sono distinte nel campo medico come il ministro Beatrice Lorenzin e ricevuta sotto il sole di Positano lo scorso venti maggio dalle mani del presidente regionale della federazione il dottor Buonfiglio e del vicepresidente di federazione nazionale Vincenzo Russo.
Il dottor Luigi Trofa, specialista in medicina dello sport, eccellenza cavese al servizio di Esculapio e globetrotter attualmente ricopre la carica di dirigente medico presso l'Asl di Salerno, è stato al seguito della nazionale paraolimpica ai giochi svolti a Seul nel 1988 ed a quelli di Barcellona del 1992, nonché medico sportivo del settore giovanile della SS. Lazio, la A.S. Pallavolo Salerno nel peridio di massima serie dagli anni 1985 al 1993, medico del team Italia al campionato europeo di nuovo svoltosi a S. Etienne 1990 ed al campionato del mondo open svoltosi ad Assen nello stesso anno, invece dal 1997 è consulente medico per la Cavese Calcio e fino al 2005 è stato membro della commissione medica Nazionale FISD senza contare la cattedra all'università di Napoli nel corso di specialistica per la medicina dello sport ed i trent'anni dedicati alla medicina dello sport con l'unica distrazione del canto.
«Sono rimasto molto sorpreso dal ricevere questo premio - dichiara Trofa - che è arrivato in maniera del tutto inaspettata onorandomi e lusingandomi. E' una grande soddisfazione ricevere un premio riservato ai grandi uomini dello sport olimpico, dopo trent'anni al servizio della medicina dello sport con l'intento di divulgarla ed accrescere i livelli di prevenzione».
Fonte: Il Portico
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