Ultimo aggiornamento 4 ore fa S. Vittore martire

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieCucina Paesana della Costa d'Amalfi: Il Sanguinaccio

Storia e Storie

Costiera Amalfitana, Gourmet, Sanguinaccio, piatti storici, dolci della tradizione

Cucina Paesana della Costa d'Amalfi: Il Sanguinaccio

il dolce che non c'è più con l'antica ricetta di Gabriele Pansa

Inserito da (admin), lunedì 16 gennaio 2017 18:31:06

di Sigismondo Nastri (Mondosigi.com, 2 febbraio 2008)

 

L'altro giorno, in occasione della festa di sant'Andrea apostolo, patrono di Amalfi, ho postato alcuni proverbi legati alla ricorrenza. Uno di questi recita: "Da Sant'Andrea, del maiale venticinque giorni a Natale". Un destino, quindi, già scritto. Del suino, si dice, si utilizza tutto, ed è vero. Anche il sangue che viene raccolto coagulato. Lo si consuma in genere soffritto con la cipolla, buono anche per condire la pasta.
In Francia ho mangiato qualche volta il boudin, che è un insaccato con sangue di maiale, aromi e spezie. Molto gustoso.
Una volta - mi riferisco sempre ai miei tempi - il sangue del maiale veniva raccolto liquido (bisognava agitarlo bene, ancora caldo, ad evitare che formasse grumi) proprio per la preparazione del sanguinaccio. Nel 1992 questa pratica è stata vietata. Il "sanguinaccio" che vendono ora le pasticcerie, fatto col solo cioccolato, è un falso. O un surrogato. Non è la stessa cosa.
Il sanguinaccio, quello vero, era il dolce tipico del Carnevale. E, prima ancora, nel Seicento, anche del periodo natalizio. Veniva considerato "boccone reale", soprattutto se ricevuto in regalo.
Nel Settecento lo si faceva in questo modo: "Si mescoli il sangue di porco sciolto con panna di latte, grasso e cervella di porco trite, cedro ed arance candite trite, cioccolata grattugiata, spezie e poco zucchero. Mescolato tutto, se ne empiono le budella del porco in maniera che non crepino, nel cuocerle, e si mettono in una marmitta con acqua fredda a cuocere, condendola di foglie d'alloro, sale, e cannella in stecchi. Cotto si faranno in essa raffreddare, e quando si hanno da servire si faranno riscaldare sopra una graticola con carta sotto unta di butirro".
Ai primi dell'Ottocento, Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino, ne descriveva così il procedimento: "Piglia no rotolo de sango de puorco (con reverenza parlando) e de chillo tanno scannato, e pecché chesto subitamente se quaglia, l'aje da manià co le mmane per nne levà la spogna; po nge miette na libbra de ceccolata cotta a decotto denzo, miezo ruotolo de zuccaro fino buono macenato, doje grana de cannella fina, no grano de garofano fino, meza libbra de cetronata, e n'auta meza de cocozzata ntretata, meza libbra de mostacciuolo pestato, miette ogne cosa dint'a na cazzarola, e co na cocchiara vôta sempe, comm'avisse da fa la crema; quanno s'è astregnuto, lo miette a capo comm'a na sopressata, t'arraccomanno de no lle ffa tanto chiena, ca pecché se schiattano nsarvamiento de chi nge sente, l'attacca nfaccia a na mazzarella, e chesta appesa dinto a na caudara d'acqua vollente, e farai côcere no poco pecché s'hanno da cocere lle stentine; po' li lieve, e lli mmiette dinto a no ruoto co no poco de nzogna, pe farle ngroscà, e accoss' se magne lo sanguinaccio".
Solo per conservarne la memoria storica, riporto qui la ricetta che mi fu data tanti anni fa dalla pasticceria Pansa di Amalfi, in particolare dal carissimo amico Gabriele, il cui ricordo è sempre vivo in me. Ricetta di un dolce che era squisitissimo, da leccarsi i baffi.
Ingredienti: 1 litro di sangue di maiale liquido, defibrinato, passato per lo staccio in modo da eliminare qualche grumo residuo; 1 litro di latte fresco intero; 1 kg. di zucchero; 600 gr. di cioccolato fondente tagliato pezzetti; 50 gr. di cacao amaro; 150 gr. di farina; 150 gr. di cedro; 150 gr. di uvetta; 100 gr. di pinoli; 1 bustina di vainiglia; 100 gr. di liquore Grand Marnier o Strega.
Si mescola zucchero, farina e cacao aggiungendo poco alla volta il latte fino a formare un composto cremoso. Si completa l'impasto aggiungendo il resto del latte e il sangue di maiale, mescolando continuamente. Si mette a cuocere a fuoco moderato e, appena caldo, si aggiunge il cioccolato. Togliere dal fuoco subito dopo che ha raggiunto l'ebollizione.
Una volta che il sanguinaccio così preparato si è ben raffreddato, vi si aggiungono i pinoli, il cedro tagliato a dadini, l'uvetta. Vi si versa il liquore (ovviamente la quantità indicata in 100 grammi può variare, a seconda della densità che si desidera ottenere) e la vaniglia, mescolando energicamente.
La preparazione del sanguinaccio a questo punto si può dire completata. Lo si deve solo predisporre in vassoietti, guarnendolo con pinoli e pezzetti di pan di Spagna.
Chi non lo ha provato non può sapere quanto era buono.

Fonte: Amalfi News

Galleria Fotografica

rank: 103623106

Storia e Storie

Storia e Storie

Il rito dei truocchi: a Tramonti il fieno si lavora ancora come una volta

Il rito del truocchio Quando il sole scalda le colline e l’erba falciata dorme stesa sulla terra, inizia il rito antico del truocchio. Si aspetta il tempo giusto, quello che solo gli occhi esperti sanno riconoscere: quando il fieno è asciutto, leggero, profumato. Due persone, legate non solo dalla fatica...

Storia e Storie

Sarno, a 27 anni dall’alluvione ferita ancora aperta: «Mai più 5 maggio, mai più impreparati»

Sono trascorsi 27 anni dalla tragica notte del 5 maggio 1998, quando una colata di fango e detriti scese a oltre 70 chilometri orari dal Pizzo d'Alvano, travolgendo i comuni di Sarno, Quindici, Bracigliano, Siano e San Felice a Cancello. Il bilancio fu devastante: 161 vittime, migliaia di sfollati, interi...

Storia e Storie

L’Esercito Italiano compie 164 anni: dal 4 maggio 1861 al servizio della Nazione

«Auguri all’Esercito Italiano per il 164° anniversario della sua costituzione!» Con queste parole, l’Arma dei Carabinieri ha voluto rendere omaggio ai colleghi dell’Esercito, sottolineando un legame profondo che unisce le Forze Armate italiane nel segno della lealtà, della difesa e del servizio al Paese....

Storia e Storie

La Tragedia di Superga: 76 anni fa il destino spezzò il sogno del Grande Torino

Torino, 4 maggio 1949. Un boato squarcia il silenzio sulla collina di Superga. Alle 17:03, il Fiat G.212 della compagnia ALI, siglato I-ELCE, si abbatte contro il muraglione posteriore della basilica. A bordo, l’intera squadra del Grande Torino, di ritorno da Lisbona dopo un’amichevole organizzata per...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno