Tu sei qui: Storia e StorieIl Paese dei balocchi
Inserito da (Admin), mercoledì 3 agosto 2022 12:51:06
di Antonio Schiavo
Se Carlo Collodi avesse conosciuto l'emporio di Mario Conte, ci avrebbe ambientato il paese dei balocchi.
I tanti Lucignolo e Pinocchio (e non solo) almeno degli ultimi sessant'anni ci hanno trovato di tutto: bastava chiedere e, come d'incanto, tutto appariva.
Mi sono sempre domandato di quale meraviglioso meccanismo cerebrale fosse stato dotato Mario, tale da consentirgli di ricordare -in scaffali traboccanti di ogni genere di merce- l'esatta collocazione anche di uno spillo.
Non ho mai visto un cliente che uscisse deluso dal negozio. Magari con un oggetto "leggermente" diverso dalla sua richiesta ma sempre con la consapevolezza, autonoma o indotta, di essere stato sostanzialmente soddisfatto.
Era qualcosa di incredibile: la capacità affabulatoria di Marioconte (tutto attaccato come siamo stati abituati a chiamarlo) rasentava la perfezione .
Inarrivabile e pari, forse, solo all'abilità di costruire -seduta stante- un prezzo personalizzato ("customizzato" come direbbero i guru del Marketing che a Mario, ancor oggi, gli farebbero un baffo).
Leggendarie, poi, nel senso etimologico del termine, le trattative che riusciva ad intavolare.
Si racconta di una volta in cui fu capace di vendere un ombrello senza due stecche proponendo, però, all'imbarazzato avventore uno "sconto" evidentemente molto allettante e non rifiutabile e dicendogli che a Ravello, poi, non pioveva così violentemente.
Oppure, e qui si rasenta il mito, la vendita dei tric trac natalizi senza il colpo finale che veniva commercializzato a parte.
Che dire, poi, degli avvisi alla clientela che punteggiavano le vetrine e il bancone del vecchio negozio, vero e proprio caleidoscopio della immaginifica e istrionica capacità commerciale del Nostro che, d'un tratto, sapeva anche trasformarsi in rigido tutore della regolarità amministrativa della transazione?
Come interpretare, altrimenti, il cartello che campeggiava all'ingresso: "Siete invitati a chiedere lo scontrino fiscale!" Capite? Cosa era se non l'esatta applicazione del "Teorema di Marioconte" sulla proprietà transitiva dell'obbligo fiscale dal negoziante al cliente?
Oppure l'altro, andando più indietro nel tempo: "Vendesi scapezzone" con i turisti a domandarsi, inebetiti, quale straordinaria materia prima locale venisse offerta.
Il Vescovado ci ha comunicato che sta per riaprire il nuovo emporio. Ristrutturato, abbellito, sicuramente rimesso in ordine.
Scommetto, però, che se qualcuno andasse a rovistare nelle carriole dei muratori che hanno fatto i lavori, troverebbe tra i calcinacci anche polvere di memorie e nostalgia.
Fonte: Il Vescovado
rank: 107721100
Il rito del truocchio Quando il sole scalda le colline e l’erba falciata dorme stesa sulla terra, inizia il rito antico del truocchio. Si aspetta il tempo giusto, quello che solo gli occhi esperti sanno riconoscere: quando il fieno è asciutto, leggero, profumato. Due persone, legate non solo dalla fatica...
Sono trascorsi 27 anni dalla tragica notte del 5 maggio 1998, quando una colata di fango e detriti scese a oltre 70 chilometri orari dal Pizzo d'Alvano, travolgendo i comuni di Sarno, Quindici, Bracigliano, Siano e San Felice a Cancello. Il bilancio fu devastante: 161 vittime, migliaia di sfollati, interi...
«Auguri all’Esercito Italiano per il 164° anniversario della sua costituzione!» Con queste parole, l’Arma dei Carabinieri ha voluto rendere omaggio ai colleghi dell’Esercito, sottolineando un legame profondo che unisce le Forze Armate italiane nel segno della lealtà, della difesa e del servizio al Paese....
Torino, 4 maggio 1949. Un boato squarcia il silenzio sulla collina di Superga. Alle 17:03, il Fiat G.212 della compagnia ALI, siglato I-ELCE, si abbatte contro il muraglione posteriore della basilica. A bordo, l’intera squadra del Grande Torino, di ritorno da Lisbona dopo un’amichevole organizzata per...