Ultimo aggiornamento 3 ore fa S. Pacomio abate

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieL’apogeo di Ravello nel Mediterraneo: cultura e patronato artistico di una élite medievale

Storia e Storie

L’apogeo di Ravello nel Mediterraneo: cultura e patronato artistico di una élite medievale

Inserito da (redazionelda), giovedì 7 maggio 2020 17:36:51

È stato pubblicato, per i tipi dell'editore Campisano nella collana Medioevo Mediterraneo, il volume "L'apogeo di Ravello nel Mediterraneo. Cultura e patronato artistico di una élite medievale", a cura di Manuela Gianandrea e Pio Francesco Pistilli. La pubblicazione è stata finanziata dall'Università "La Sapienza" di Roma, grazie al generoso contributo del rettore, Eugenio Gaudio, e ai fondi della Ricerca di Ateneo.

L'opera raccoglie i risultati del convegno internazionale celebrato a Ravello, dal 30 ottobre al 1° novembre 2015, presso il Complesso monumentale dell'Annunziata, privilegiando il momento di massimo splendore del centro campano, che tra XII e XIII secolo conquista un ruolo di rilievo nel Regno di Sicilia, sostenuto dalle fortune commerciali e dalla scalata politica del patriziato locale. Esito di questa straordinaria stagione sono le imprese artistiche promosse non solo entro i confini della costiera d'Amalfi, ma anche oltre, nella linea espansionistica tracciata da alcune famiglie autoctone lungo le rotte dell'Italia meridionale e del Mediterraneo.

L'evento venne organizzato dal Museo dell'Opera del Duomo e dall'Associazione per le Attività Culturali del Duomo di Ravello, in collaborazione con il Comune di Ravello, La Sapienza - Università di Roma e con il fondamentale contributo del Consorzio "Ravello Sense", che garantì l'ospitalità agli studiosi, in una perfetta sinergia tra enti, associazioni e realtà imprenditoriali nel nome di una raffinata promozione del territorio.

Il volume, dopo i Saluti istituzionali di Mons. Giuseppe Imperato, già parroco del Duomo di Ravello, del sindaco di Ravello, Salvatore Di Martino, e del professor Luigi Buonocore, direttore del Museo dell'Opera del Duomo di Ravello, si presenta strutturato in sei sezioni.

La prima, Percorsi storici e storiografici, ospita i contributi di Vera von Falkenhausen, Giuseppe Gargano, Salvatore Amato e Vinni Lucherini. La seconda, La nascita di una potenza nel suo contesto, accoglie le firme di Antonio Iacobini, Francesca Attiani, Irene Caracciolo, Elisabetta Scirocco e Stefano D'Ovidio. La terza, Un episcopato in ‘montagna': la cattedrale, presenta i contributi di Xavier Barral i Altet, Maria Teresa Gigliozzi, Lina Sabino ed Eleonora Tosti. La sezione intitolata Le chiese di Ravello: architettura, decorazione, arredo liturgico ospita gli interventi di Antonio Milone, Elisabetta Scungio, Manuela Gianandrea e Walter Angelelli.

La sezioneL'apogeo di Ravello riguarda i contributi di Nino Zchomelidse, Valentino Pace, Anna Maria D'Achille, Pio Francesco Pistilli ed Eleonora Chinappi. L'ultima sezione: Ravello oltre Ravello accoglie le firme di Nicola Caroppo, Mario Gaglione e Maria Cristina Rossi.

Completano l'opera gli apparati documentari, bibliografici e iconografici a cura di Margherita Tabanelli e Giacomo d'Andrea.

Insomma, la pubblicazione degli Atti costituisce uno strumento di conoscenza e di promozione culturale, sintesi dei numerosi spunti dell'incontro di studi di cinque anni fa, nel quale, come ebbe a dire allora Mario D'Onofrio, «si è voluto far emergere l'esatta natura e valenza delle imprese artistiche promosse, favorite e finanziate dal ceto dominante ravellese, ossia dal patriziato locale, sia dentro che fuori Ravello, dentro e oltre Ravello, lungo le rotte del mediterraneo tracciate dagli stessi mercanti ravellesi antichi, allorquando tra i secoli XI e XIII, la città di Ravello raggiunse l'apogeo e la sua massima espansione nel bacino del Mediterraneo, quando sostiene e favorisce una feconda stagione artistico-culturale, fatta anche di novità, di spunti, di scelte progettuali, di strategie rappresentative e autorappresentative particolarmente felici».

Fonte: Il Vescovado

Galleria Fotografica

rank: 104567107

Storia e Storie

Storia e Storie

Il rito dei truocchi: a Tramonti il fieno si lavora ancora come una volta

Il rito del truocchio Quando il sole scalda le colline e l’erba falciata dorme stesa sulla terra, inizia il rito antico del truocchio. Si aspetta il tempo giusto, quello che solo gli occhi esperti sanno riconoscere: quando il fieno è asciutto, leggero, profumato. Due persone, legate non solo dalla fatica...

Storia e Storie

Sarno, a 27 anni dall’alluvione ferita ancora aperta: «Mai più 5 maggio, mai più impreparati»

Sono trascorsi 27 anni dalla tragica notte del 5 maggio 1998, quando una colata di fango e detriti scese a oltre 70 chilometri orari dal Pizzo d'Alvano, travolgendo i comuni di Sarno, Quindici, Bracigliano, Siano e San Felice a Cancello. Il bilancio fu devastante: 161 vittime, migliaia di sfollati, interi...

Storia e Storie

L’Esercito Italiano compie 164 anni: dal 4 maggio 1861 al servizio della Nazione

«Auguri all’Esercito Italiano per il 164° anniversario della sua costituzione!» Con queste parole, l’Arma dei Carabinieri ha voluto rendere omaggio ai colleghi dell’Esercito, sottolineando un legame profondo che unisce le Forze Armate italiane nel segno della lealtà, della difesa e del servizio al Paese....

Storia e Storie

La Tragedia di Superga: 76 anni fa il destino spezzò il sogno del Grande Torino

Torino, 4 maggio 1949. Un boato squarcia il silenzio sulla collina di Superga. Alle 17:03, il Fiat G.212 della compagnia ALI, siglato I-ELCE, si abbatte contro il muraglione posteriore della basilica. A bordo, l’intera squadra del Grande Torino, di ritorno da Lisbona dopo un’amichevole organizzata per...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno