Tu sei qui: Storia e StorieLa chiesa dell’Avvocata e il culto della Madonna da Maiori a Cava de’ Tirreni
Inserito da (Maria Abate), lunedì 24 maggio 2021 13:56:54
La Chiesa dell'Avvocata è ubicata sul ripiano del Monte Mirteto, ai piedi del Monte Falerzio (1024 mt), a circa 900 metri sul mare, al vertice di una lunga parete rocciosa.
Dal 1687 poi, fino al 1807, ossia alla soppressione decretata da Giuseppe Bonaparte, il monte Avvocata fu sede di un fiorente Eremo, regolarmente eretto dai Camaldolesi di Monte Corona. Senza dubbio questo periodo, in cui tra l'altro il monastero ospitò una ricchissima biblioteca, rappresenta il secolo d'oro nella vita del Santuario, di cui ancora oggi ammiriamo le vestigia.
Se non fosse stato per la pandemia, oggi, il giorno dopo la Pentecoste, i pellegrini, da tutta la Costiera e da Cava de' Tirreni si sarebbero incamminati nel tipico pellegrinaggio verso il Santuario, per celebrare la Madonna, la cui statua sarebbe stata portata in processione dalla chiesa alla grotta in cui apparve. Ma per il secondo anno di fila le celebrazioni religiose sono state annullate, per scongiurare assembramenti.
Vogliamo, perciò, in questa occasione, ricordare la storia che ha portato al culto della Madonna Avvocata.
Nel XV secolo, Maria apparve a Gabriele, un pastore di Ponteprimario, ed egli decise di diventare eremita per seguire la Vergine ed esserle fedele sempre.
La tradizione narra che, attratto da una colomba, Gabriele la seguì ed Ella lo condusse in una bellissima grotta: qui la Vergine Santa gli disse: "Gabriele, lascia le pecore e costruisci un altare e una cappella ed io sarò la tua Avvocata per tutta la vita". Così, nel 1485, fu eretto il Santuario di Maria SS.ma Avvocata.
Poi, quando all'età di 80 anni lasciò la vita terrena, il suo corpo fu sepolto nella grotta, secondo il suo volere. Nel 1612 fu traslato nella chiesetta dell'Avvocata e lì venerato dai fedeli che si recavano ad onorare la Madonna. L'eremo continuò a sopravvivere anche dopo la sua morte, fino a che durante la soppressione napoleonica del 1807 vi si stanziò una postazione militare, e con il tempo venne fatto distruggere tutto. Ma, quando intorno al 1890 sia il monte che l'eremo furono donati ai padri benedettini della Badia di Cava, questi ricostruirono la Chiesa e anche in parte lo stesso eremo, grazie all'opera di padre Romano Iannelli.
Sul Monte Falerzio venne posta in adorazione una statua in legno dorato della Madonna, scolpita a Napoli, poi assegnata alla Collegiata di Maiori dove si trova ancora oggi.
Quella che ancora oggi troneggia sul Monte fu commissionata dall'Abate Rea, della Badia di Cava, e resiste al tempo e alle intemperie per vegliare sui fedeli.
(Foto: Alex Mennella)
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Fonte: Maiori News
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