Tu sei qui: Storia e StorieLa magia della Notte di San Giovanni: leggende, riti e tradizioni millenarie
Inserito da (Admin), lunedì 23 giugno 2025 15:54:47
La Notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, vigilia della nascita del Battista, è considerata la più breve e carica di suggestioni dell'anno, un ponte tra natura, mistero e fede. Anticamente legata al solstizio d'estate, questa notte mescola riti cristiani e pagani, superstizioni e tradizioni contadine. Ecco gli aspetti più affascinanti:
1) Fuoco purificatore e falò
Accendere grandi falò era (ed è) il cuore del rito: simbolo del sole al culmine della sua potenza, il fuoco diventa fonte di purificazione. Saltarvi sopra promette salute, fortuna e un nuovo inizio.
2) Trave di fuoco e primo bagno in mare
Secondo una suggestiva tradizione in Costiera Amalfitana, nella notte tra il 23 e il 24 giugno scende dal cielo una "trave di fuoco", che riscalderebbe simbolicamente l'acqua del mare, rendendola finalmente ospitale per il primo bagno estivo, specialmente per gli anziani.
3) Acqua mistica e rugiada
Si raccoglie la rugiada o si prepara l'Acqua di San Giovanni con erbe (iperico, salvia, rosmarino, menta) lasciate all'aperto durante la notte. Questo infuso serve per lavare viso e mani in un rito di rinascita. A volte si immergono specchi o catene d'amore per predire il destino sentimentale.
4) Erbe magiche e botanica sacra
Il rito della vigilia è anche la raccolta delle erbe "potenti", soprattutto l'iperico, chiamato "erba di San Giovanni". Le ceneri dei falò venivano conservate come amuleto o usate per benedire i campi. Ancora oggi, chiude la notte raccogliendo felci, fiori e piante medicinali.
5) Profezie d'amore
Diversi sono i rituali divinatori:
6) "Notte delle streghe" e superstizioni
Nota anche come la "notte delle streghe", tutti gli alberi di noce diventano luoghi di raduno per pozioni magiche e la produzione del nocino. Chi nasce in questa notte avrebbe occhi puri e poteri speciali.
Le radici del rito affondano nei culti pagani del sole e della fertilità, poi inglobati nella liturgia cristiana. Proverbi come "La notte di San Giovanni destina il mosto, i matrimoni, il grano e il granturco" ne conservano l'eco agricola.
Fonte: Il Vescovado
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