Tu sei qui: Storia e StorieLa saggezza di un popolo (10)
Inserito da (Admin), giovedì 8 novembre 2012 17:06:28
di Antonio Schiavo
Non so se lo ha fatto per piaggeria.
Comunque, il Direttore di questo giornale, durante una tiepida serata di inizio mese trascorsa da nullafacenti sui poggi familiari della piazza, mi ha benevolmente riferito che questa rubrica raccoglie molto seguito ed interesse.
Ne sono lieto e biecamente ne approfitto per ricordargli che si era impegnato a proporre alla Dirigenza della scuola media di Ravello un progetto di un concorso fra gli alunni che si fossero maggiormente dati da fare per spremere le meningi di genitori e nonni alla riscoperta dei detti e dei proverbi antichi.
Adesso che è "appena "ricominciato l'anno scolastico ci sarebbe il tempo per dettagliarlo e realizzarlo.
Non smetterò, poi, mai di ringraziare i concittadini che, incrociandomi, mi riservano qualche sorpresa regalandomi graditissimi contributi alla causa. Qualcuno mi ha anche amabilmente rimproverato di non aver ancora dato alle stampe virtuali i proverbi e i modi di dire che mi aveva affidato in un precedente incontro.
A loro chiedo scusa, giustificandomi con la decrementata attività della parte del cervello che sovrintende alla memoria, nemmeno supportata dalla cattiva abitudine che ho di segnarmi le cose su "pizzini" puntualmente annegati e dissolti nei prelavaggi a 40 o 60 gradi.
Si ricomincia:
Facimme ‘o tiro che tengo:
Siamo molto indecisi
Mangiate grazia de Dio e cacate diavole:
Si dice di chi riempie la casa di olezzo post defecazione
E' gghiuto a cagnà ll'acqua all'aulive:
Si è defilato. Gli scappava di urinare
Vole pe forza trasì dint'o cappiello d'o prevete:
E'un impiccione,si vuole occupare di cose che non gli competono
‘A peggia palla ha fatto ‘o meglio sei:
Si dice di chi ottiene un risultato inaspettato vista la sua supposta incapacità
Russo e celeste manco o' diavolo ce se veste:
Accoppiamento di colori estremamente inappropriato
Guida comme a nu marunnaro:
Di chi alla guida è estremamente prudente,forse troppo,come i vecchi autisti dei pullman che accompagnavano pellegrini ai santuari mariani
Acquaiò: l'acqua è fresca?
Quando si fanno domande retoriche e pleonastiche
Chella carne coce chella che sta vicino all'uosso
È naturale che ci si preoccupi e ci si rattristi per le persone che ci sono più care.
Si ammiria tenessa ‘a (g)uallera,tu fusse ‘o meglio (g)uallaruso:
L'invidia è, fra i sette peccati capitali,forse il più frequentato.
Stai chiù arreta d'a cola d'o ciuccio:
Ritardo irrecuperabile. Ignoranza abissale
N'coppa a cuotto acqua vulluta:
Al peggio non c'è mai fine. Soluzione peggiore del danno.
Collegabile a:
E'gghuita a vacca dint'e fave e facimmela mangià.
So' gghiute a parte de vascio:
detto dei ravellesi che scendono ad Amalfi ,a Minori o a Maiori
O'puorco dice n'faccia ‘o ciuccio:mantenimmece puliti.
Senti chi parla! Vedere il pelo nell'occhio dell'altro. Di persona supponente.
‘A meglia parola è chella che nun se dice:
Per evitare fraintendimenti è meglio tacere. A buon intenditor poche parole.
Approfitto di questo proverbio per tranquillizzare molti concittadini che mi chiedevano come mai non avessi replicato ad un contributo chiaramente provocatorio ricevuto su questa rubrica.
Sappiano che il tempo è stato ed è galantuomo.
Fonte: Il Vescovado
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