Tu sei qui: Storia e StorieLa saggezza di un popolo (13)
Inserito da (Admin), mercoledì 22 maggio 2013 17:13:09
di Antonio Schiavo
Mi sono chiesto più volte, in questi ultimi tempi, se avesse ancora senso proseguire con questa rubrica che si fonda, almeno nelle mie intenzioni, sulla convinzione che Ravello abbia un ricco patrimonio di memoria comune, civiltà, senso di appartenenza, storia, sicuramente senza pari in Costiera e, forse, nel resto d'Italia.
Qualcuno potrebbe anche dirmi: "Ma in che mondo vivi? Continui a gingillarti con i tuoi sogni ad occhi aperti, con le tue ingenue pretese di riportare alla luce i segni della saggezza del tuo popolo, quando tutt'intorno è forte scadimento morale, zuffe in consiglio comunale, attacchi trasversali, furti e ruberie ad ogni piè sospinto?"
A questi rispondo che sono profondamente convinto che l'innata civiltà di Ravello e della sua gente consentirà prima o poi un rinascimento morale e culturale, che nell'animo e nella coscienza di molti concittadini c'è forza e sensibilità per costruire il futuro sulle orme di un passato glorioso.
Voglio, infine, prima di riprendere il nostro cammino, anche ringraziare Catia Grieco che sta diventando preziosa sorgente di proverbi e detti antichi, patrimonio inalienabile di tutti noi.
Si nun sai fai o scarparo, nun scassà o c..zo a' e' semenzelle
è inutile che ti dai tante arie quando non hai le necessarie competenze
Mo' ce vo' o' fatto
A tal proposito
E' gghiuta ‘a lanterna mmane ‘e cecate
Ad occuparsi di una cosa o a ricoprire una posizione sono chiamate persone inadatte.
Un detto analogo, ma più volgare è:
E'gghiuta a fessa mmano ‘e criature
Facesseme ‘na culata e ascesse o sole:
Non c'è niente che vada per il verso giusto
Petrusino ogne menesta
Si dice di chi è un impiccione e che tende a mettersi perennemente in mostra
‘O scrupolo d'o ricuttaro:
Il massimo dell'ipocrisia
Simme rimaste Tango Tango e Tummasone:
Si dice nelle occasioni in cui si rimane soli ad affrontare un problema.
E' cchiù fesso de ll'acqua de stocco:
E'il peggiore in assoluto
Chi paga prima è male servuto:
E' opportuno attendere la fine del lavoro per saldare il conto altrimenti l'esecutore o il fornitore se ne approfittano completando il tutto senza la necessaria cura.
Dio ‘o sape e a Maronna ‘o vede:
Solo Dio sa quanta fatica ci vuole e quanti problemi si devono affrontare
E'gghiuta a vacca dint' e' fave e facimmela mangià:
Inutile piangere sul latte versato
Nun me ‘mporta si s'appiccia ‘o pagliaro basta che more ‘o sorece:
Il fine giustifica i mezzi
Marzo se ‘ngogna e te fa schizzà ‘e dete cu tutte l'ogne:
Si descrive l'estrema variabilità del mese di marzo ma anche dei caratteri degli uomini
Si nun vide ‘o sciore nun vide manco ‘o frutto
Bisogna saper cogliere i segnali di preavviso e sfruttarli al meglio.
continua......
Fonte: Il Vescovado
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