Tu sei qui: Storia e StorieLa saggezza di un Popolo (21)
Inserito da (Admin), mercoledì 10 settembre 2014 10:36:40
di Antonio Schiavo
Ci voleva proprio!
Una full immersion fatta di casa, di volti amici, odori e sapori domestici, parole in libertà.
Tre settimane a Ravello mi hanno regalato un gruzzolo di perle di saggezza che mi consentono di proseguire nel progetto di condivisione con i lettori de Il Vescovado della nostra memoria collettiva.
Molti mi hanno incrociato per strada per un suggerimento (su tutti Adriana Casanova), altri si sono impegnati a farlo.
Vedo anche che su Facebook sovente si veicolano proverbi e modi di dire locali.
Tutto fa brodo: certo sarebbe meglio concentrare le forze ma...la strada è aperta!
N'coppa a cuotto, acqua vulluta:
Al peggio non c'è mai fine
Pure ‘e pulece teneno ‘a tosse:
Si mettono in mostra anche quelli che non ne avrebbero titolo.
Tene ‘o niespero n'ganne
E'risentito,è dispiaciuto oppure ha da farsi perdonare qualcosa
O cchiù viecchio è chi more prima
( lo ripeteva spesso Umberto Sorrentino) E'inutile discettare sull'avanzare o sulla differenza d'età. Tutto è già scritto nel libro del tempo.
C'o mena a rangella:
Piove a dirotto, a catinelle
Tengo a panza che votte cavece:
Ho una fame da lupi
Pare ‘na lanterna de vave:
C'è una illuminazione scarsissima
Aggia truvà ‘na casa caruta:
Devo trovare una donna, quale che sia. Non vado troppo per il sottile
Tato vatte a me e io vatto ‘o puorco:
Me la prendo con chi non ha colpe,avendo paura di reagire con chi mi ha offeso o maltrattato
O stuorto o muorto:
In un caso o nell'altro.
Addò vede e addò ceca:
Di chi non riesce ad essere imparziale
E' fenuta l'erva:
Si dice quando termina un periodo di vacanza
Nunn'attenne:
Di chi fa le cose una di seguito all'altra,senza tregua
Nun spàrtene suoccio:
Non vanno d'accordo per nulla.
Ha vuttato l'osso ‘o cane:
Pensa di aver fatto chissà quale favore o concessione
E' fenuta a cola de sorece:
Ha avuto una conclusione insulsa. Quando non si comprende l'esito di una situazione,di una discussione,di un racconto.
O Signore è lungariello, ma nun è scurdariello:
Bisogna affidarsi a Dio senza la pretesa che ci esaudisca subito.Prima o poi si ricorderà delle nostre preghiere
(continua...)
Fonte: Il Vescovado
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