Ultimo aggiornamento 1 ora fa SS. Ponziano e Ippolito martiri

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieMille anni fa l’arrivo dei Normanni nel Sud Italia

Storia e Storie

Mille anni fa l’arrivo dei Normanni nel Sud Italia

Inserito da (redazionelda), mercoledì 19 aprile 2017 10:10:30

di Giuseppe Gargano

 

Hanno davvero ragione le varie cronache, più o meno contemporanee ai fatti, relative al primo arrivo dei normanni nel Meridione d'Italia nel 1016/1017? Il problema storiografico non è stato ancora risolto. A noi, comunque, piace ricostruire gli episodi narrati dagli scrittori Amato di Montecassino, Lupo Protospatario, Leone Marsicano, Orderico Vitale, Rodolfo il Glabro, nonché dagli Annales Beneventani.

Un gruppo di quaranta pellegrini normanni si recarono a Gerusalemme in visita al Santo Sepolcro, dopo aver fatto sosta nella grotta di S. Michele Arcangelo sul Gargano. Tornarono, poi, molto probabilmente su di una nave amalfitana: infatti in quel tempo spesso gli amalfitani trasportavano pellegrini diretti a Gerusalemme, che sbarcavano a Giaffa, per poi riprenderli al ritorno dall'Egitto e da Creta, dove si erano recati per affari. Così i quaranta normanni, sbarcati ad Amalfi, seppero della notizia dell'assedio saraceno al quale era sottoposta Salerno. Le orde islamiche avevano dapprima devastato Agropoli e Capaccio e, quindi, avevano assediato Salerno per terra e per mare. I saraceni non avevano più ricevuto il tributo che i salernitani erano costretti a versare loro ogni anno, per cui avevano deciso di attaccare la città. L'aggressione saracena era diretta all'intera parte continentale del Meridione, con una forza irresistibile di ventimila uomini. I pellegrini normanni, che secondo Orderico Vitale erano cento ed erano guidati da un certo Drogo, chiesero cavalli e armi al principe Guaimario di Salerno, che glieli fornì; quindi attaccarono i saraceni mentre questi erano intenti a pranzare accampati sulla pianura ad est della città. I musulmani furono sconfitti: molti morirono, altri salparono sulle navi e altri ancora si dispersero per le campagne. I guerrieri nordici recuperarono una grande refurtiva, composta da oggetti d'oro e d'argento. Il principe offrì loro copiosi doni, pregandoli di rimanere a Salerno per difenderla da altri attacchi saraceni. Ma essi stabilirono di far ritorno per Natale nella loro patria. Allora Guaimario ottenne di inviare con loro una delegazione salernitana, insieme a limoni, mandorle, noci, confetture, palli imperiali, strumenti di ferro ornati d'oro, tutti prodotti non noti nel Nord Europa.

Ulrich Schwarz sostiene che questo attacco saraceno alla città di Salerno sarebbe avvenuto nel 999; in quella circostanza i saraceni avrebbero catturato i duchi di Amalfi, riscattati mediante il pagamento di un forte riscatto. Quest'ultimo episodio avvenne realmente, come prova un documento amalfitano del 1009, ma probabilmente esso è da riferire al luglio del 1002 e relativo soltanto ad Amalfi.

Rientrati in patria i pellegrini normanni, accadde un fatto increscioso: il visconte Guglielmo Repostello stuprò la figlia di Osmundo Drengot, per cui Gisilberto, fratello di quest'ultimo, lo precipitò da una rupe. Allora il duca Roberto (1027-1035) o piuttosto Riccardo (996-1026) condannò i fratelli Drengot. Così Osmundo, Gisilberto, Rainulfo, Asclettino e Lodulfo radunarono un centinaio di compagni e, insieme alla delegazione salernitana, scapparono in Inghilterra. Non trovando lì un'adeguata accoglienza, tornarono sul continente e, convinti dai salernitani, stabilirono di scendere a Sud. Furono accolti a Roma, dove il pontefice Benedetto VIII, che aveva saputo della loro impresa contro i saraceni, li invitò a sostenere la rivolta antibizantina di Melo in Puglia. Vennero, poi, a Capua o a Benevento, accolti benevolmente dal principe Pandolfo, dove incontrarono Melo e stabilirono con lui un progetto militare per attaccare i bizantini nei centri pugliesi. Insieme a Melo portarono la guerra in quelle terre. Nel campo di Arenula, piccola valle sulla sinistra del Fortore e poco ad ovest del ponte di Civitate, i normanni affrontarono due volte i greci, i quali, benchè avessero schierato i più forti combattenti, furono sconfitti. Allora l'imperatore di Bisanzio inviò un più numeroso esercito, combattendo altre tre battaglie, tutte vinte dai normanni. Così Argiro Melo potè trionfare nella sua regione. Questi episodi sarebbero accaduti nel maggio del 1017. Tredici anni dopo Rainulfo Drengot otteneva dal duca di Napoli la contea di Aversa, poiché lo aveva aiutato a rientrare nella sua città occupata da Pandolfo IV di Capua: da questo avvenimento comincia la vera e accertata storia dei normanni nel Sud, che raggiunse il culmine con la fondazione del Regnum Siciliae da parte di Ruggero IIdi Altavilla la notte di Natale di cento anni dopo.

Fonte: Il Vescovado

Galleria Fotografica

rank: 109665105

Storia e Storie

Storia e Storie

Chiesa, Mons. Nicola Milo: il pastore che segnò la storia di Maiori

Il prossimo 17 agosto ricorrerà il 20° anniversario della scomparsa di Mons. Nicola Milo, figura centrale nella vita religiosa e comunitaria di Maiori per oltre quattro decenni. Nato nel 1919, fu prevosto della Collegiata di Santa Maria a Mare dal 1954 al 1996, guidando la parrocchia con dedizione, rigore...

Storia e Storie

A 97 anni Don Francesco firma un nuovo opuscolo storico: “Tramonti nella storia”

A 97 anni compiuti, con 73 anni di ministero sacerdotale vissuti interamente tra le varie parrocchie di Tramonti, don Francesco Amatruda continua instancabilmente a coltivare la sua più grande passione dopo la fede: la storia del suo amato territorio. Sabato 9 agosto alle ore 19:00, presso il sagrato...

Storia e Storie

Pompei, nuovi dati sulla gestione e sfruttamento delle risorse animali e vegetali per l’alimentazione degli antichi pompeiani

Come erano allevati pecore, capre e suini, ma anche come erano sfruttate le risorse acquatiche e coltivati i cereali e i legumi nell'antica Pompei. Lo studio di diversi prodotti che erano alla base dell'alimentazione della popolazione della città di Pompei, ma anche delle pratiche di coltivazione e gestione...

Storia e Storie

Positano, la storia di Giuseppina e Napoleon: i cani che morirono per amore di Carlino Cinque

Ci sono storie che resistono al tempo, storie che affondano le radici nella pietra viva della Costiera, tra mare, amore e memoria. Una di queste si racconta ancora oggi sulle terrazze de Il San Pietro di Positano, uno degli hotel più iconici del Mediterraneo. Ma non parla di lusso, né di celebrità, né...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno