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Positano: 861 anni fa Giovanni II consacrò la Chiesa Madre alla Vergine, resa visibile la pergamena di dedicazione /VIDEO

Il 25 ottobre 1159 Giovanni II, vescovo di Amalfi, consacrò la Chiesa Madre alla Beata Vergine Maria. Il documento pergamenaceo, conservato nell’archivio parrocchiale, che attesta la dedicazione, scritta in semionciale, è stato reso visibile ai fedeli soltanto ieri

Inserito da (Maria Abate), lunedì 26 ottobre 2020 10:38:50

Di Maria Abate

Anticamente Positano era affidata alla protezione del martire San Vito, del quale si conserva un pregevole busto reliquiario. Ma il 25 ottobre 1159 Giovanni II, vescovo di Amalfi, consacrò la Chiesa Madre alla Beata Vergine Maria.

Il documento pergamenaceo, conservato nell'archivio parrocchiale, che attesta la dedicazione, scritta in semionciale, è stato reso visibile ai fedeli soltanto ieri, dopo 861 anni dalla redazione, con una Messa Solenne.

La dedicazione coincise con l'arrivo dell'icona bizantina a Positano, nel sec. XII, ad opera dei monaci benedettini, i quali, a bordo delle loro navi, percorrevano le rotte commerciali e di pesca lungo le coste dell'Italia meridionale. A quest'icona è legata l'origine stessa del nome "Positano" e della Chiesa di Santa Maria Assunta. Secondo la leggenda, una banda di pirati saraceni sbarcò sulla Spiaggia Grande e dopo aver messo a ferro e fuoco il paese, trafugò l'icona bizantina. Ma, poco dopo aver lasciato la costa, scoppiò una tempesta e nel fragore delle onde si udì chiaramente la voce della Vergine che chiedeva di essere lasciata a terra: "Posa, Posa!". I marinai obbedirono, riportarono l'icona in spiaggia e si convertirono alla fede cristiana. Nel luogo in cui fu ritrovata la sacra immagine, fu edificata una chiesa in onore della Vergine e attorno vi sorse il paese.

«Con la dedicazione - ha spiegato Don Danilo Mansi - la chiesa diventa testimonianza della presenza di Dio in mezzo alle case degli uomini. Dal momento che il Figlio di Dio ha assunto la natura umana nel grembo della Vergine Maria, la possibilità di incontrare Dio qui in terra è diventata concreta per ogni uomo. Con la dedicazione la chiesa merita rispetto, come luogo consacrato, come simbolo di grandi misteri, come spazio che custodisce la storia della nostra comunità e la memoria delle tappe più significative della nostra vita di cristiani, dal battesimo e agli altri sacramenti, fino all'ultima Eucaristia che ci accompagnerà davanti a Dio. Tale evento, dunque, ci ricorda che nella chiesa e dalla chiesa scaturisce la vita di grazia con l'ascolto della Parola, la frazione del pane e le opere di fraterno amore».

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(Foto e video: Ivan Mastro)

 

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Fonte: Positano Notizie

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