Ultimo aggiornamento 23 minuti fa S. Ciriaco vescovo

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieRavello nel viaggio di Pierpaolo Pasolini

Storia e Storie

Ravello nel viaggio di Pierpaolo Pasolini

Inserito da (Redazione), domenica 1 novembre 2015 19:21:43

di Salvatore Amato

Pur rimanendo fedeli all'ammonimento virgiliano "non omnia possumus omnes", non poteva passare sotto silenzio una bellissima testimonianza su Ravello di Pier Paolo Pasolini. Molti ricorderanno la sua presenza nella Città della Musica nel 1970 per girare alcune scene del "Decameron", film che suscitò vasta eco, anche di scandalo, per l'audacia di molte scene.

In realtà Pasolini aveva già frequentato Ravello qualche decennio prima quando, per la rivista "Successo", condusse un periplo lungo le coste Italiane, da Ventimiglia fino a Trieste, al volante della sua Fiat Millecento.

Il resoconto di questo viaggio venne intitolato "La lunga strada di Sabbia". Era l'estate del 1959. Qualche anno fa, nel 2005, il fotografo Philippe Séclier, ha curato anastaticamente il dattiloscritto conservato presso gli eredi dello scrittore bolognese e ne ha pubblicato il testo in edizione italiana presso la casa editrice Contrasto.

Una testimonianza di eccezionale livello, anche per la descrizione degli atteggiamenti sociali e culturali del popolo italiano, resi con un linguaggio poetico di forte suggestione. È bene allora lasciare alle sue parole il racconto del suo passaggio a Ravello, avvenuto nel luglio del 1959, nel corso dell'itinerario che da Napoli lo portò a Vallo Lucano. Dopo aver visitato velocemente Amalfi l'autore racconta di voler raggiungere prima di notte Ravello per una ragione molto semplice, "perché Ravello è il paese di Greta Garbo". Eccone il testo dall'edizione di "Philippe Séclier, Pier Paolo Pasolini. La lunga strada di sabbia, Contrasto 2005".

"Lascio la strada sul mare, e mi arrampico su, tra colline fitte di pergole di vigneti, di fichi d'India, più verdi del verde. Ecco a sinistra Scala, e, dopo un'ultima curva da vertigini, una piazzetta con una fontana moresca: sono a Ravello.

Sbaglio tutto: contrariamente al solito, che indovino subito dove devo andare, prendo, a sinistra anziché a destra, lasciata alla fontana moresca la macchina. E vado per un paese anonimo, in fondo, che si allunga come una serpe sulla cima stretta d'un monte: eppure c'è qualcosa di nobile, di misterioso, intorno. Sento puzza di novità. Arrivo in capo alla striscia di paese. "Ma gli alberghi, dove sono?" chiedo a delle donne sedute sui gradini rosicchiati delle povere case.

"Non stanno qui! - fanno, smarrite, dolenti, dolci. - Stanno dall'altra parte!" Ridiscendo di corsa la lunga strada, sorpasso la fontana, e entro, dall'altra parte, nel vero paese. Lì ho passato le due ore più belle di tutto il viaggio, e, sicuramente, tra le più belle della mia vita. È venuta quasi l'ora del tramonto, intanto, e il sole, ancora limpido carico, rade le cime delle colline dense di piante pure, secche, nette come cristalli e insieme piene di umile tenerezza.

Per le strade del paese non c'è quasi nessuno: solo la gente che si vede nei paesi veri, di tutto il nostro mondo, nell'ora del tardo meriggio estivo: ragazzi, soli, che rincasano dal catechismo, donne che tornano al lavoro. E le strade sono pulite, ben selciate, nobili come nel più eletto paese di Lombardia o delle Venezie. Le costeggiano palazzetti barocchi, settecenteschi, d'una discrezione e d'una eleganza mai vista: ogni tanto, le case s'interrompono, c'è un muretto, da cui si intravedono, sotto, abissi caldi di verde. È tutto pieno di chiese, di monasteri: il monastero di Santa Chiara, la chiesa di San Francesco, il santuario dei SS. Cosma e Damiano: è una città sacra, una piccola Assisi, dimenticata. Vedo un frate giovane, rosso, che cammina in fretta giù per gli scalini della strada, tra due muretti sospesi nel vuoto: lo chiamo, gli chiedo quasi allarmato come mai tante chiese in un così piccolo paese. Mi risponde in un greve, gretto napoletano: "Anticamente qui ci stava 'nu popolo molto numeroso!".

Scompare dietro un portone di quel barocco umile che si vede nei paesi. Ravello è come in uno sperone, sospeso nel vuoto, in fondo a cui si stendono colline che strapiombano sul mare. Ma te ne accorgi solo alla fine, quando giungi alla Villa Cimbrone, che è il punto supremo di Ravello. In capo alla strada ti si para davanti un portoncino, entri, e non puoi gridare dalla meraviglia: subito, a sinistra uno stupendo chiostro, poi un delizioso palazzetto, e davanti un viale per un giardino favolosamente neoclassico, che finisce di colpo, laggiù, contro il cielo.

Entro nella cripta, esulto davanti a un Della Robbia, a dei bassorilievi anonimi, del primo Quattrocento, i Sette Peccati Capitali, e i nove, meravigliosi, Guerrieri Normanni. Scendo ancora giù, per una scaletta che mi porta a un'abside, una selva di colonne, come dalle mie parti, gotiche; ma, davanti, è aperto, c'è il precipizio, il vuoto, il mare. Sperduta tra le colonne, un'antica sedia di legno, ecclesiastica, mi siedo, c'è tanta pace, che qui vorrei morire, finirla così dolcemente.

Ma mi rialzo, corro sul giardino, filo lungo tutto il viale, profumato da ubriacare, arrivo in fondo alla terrazza, sospesa nel cielo, con una fila di nobili teste di marmo, e una dolce ringhiera. Ci sono dei turisti, estasiati. In realtà, la situazione è di quelle che non si possono facilmente esprimere: tutto il golfo da Amalfi a Salerno è ai tuoi piedi, e tu voli. Riannodo le fila che mi parevano perse, con la grande Italia cristiana e comunale: non c'è Borbone che riesca a cancellarne lo spirito.

Come Lawrence - che anche lui, avrebbe voluto morire qui, di troppa pace - non riesco a staccarmi da questo angolo di cielo: un luogo deputato all'estasi".

Fonte: Ravello Notizie

Galleria Fotografica

rank: 107147105

Storia e Storie

Storia e Storie

L’Esercito Italiano compie 164 anni: dal 4 maggio 1861 al servizio della Nazione

«Auguri all’Esercito Italiano per il 164° anniversario della sua costituzione!» Con queste parole, l’Arma dei Carabinieri ha voluto rendere omaggio ai colleghi dell’Esercito, sottolineando un legame profondo che unisce le Forze Armate italiane nel segno della lealtà, della difesa e del servizio al Paese....

Storia e Storie

La Tragedia di Superga: 76 anni fa il destino spezzò il sogno del Grande Torino

Torino, 4 maggio 1949. Un boato squarcia il silenzio sulla collina di Superga. Alle 17:03, il Fiat G.212 della compagnia ALI, siglato I-ELCE, si abbatte contro il muraglione posteriore della basilica. A bordo, l’intera squadra del Grande Torino, di ritorno da Lisbona dopo un’amichevole organizzata per...

Storia e Storie

Vincenzo Palumbo - "il Professore" - nel ricordo di Secondo Amalfitano: l'uomo che ha insegnato il valore dell’amicizia vera

"Non tutti gli amici sono uguali. Alcuni attraversano il tempo con noi, mutando forma ma non sostanza, restando presenti anche quando i ruoli cambiano, le stagioni della vita si susseguono, e il mondo intorno sembra trasformarsi. Vincenzo Palumbo, per Secondo Amalfitano, è stato questo: un punto fermo,...

Storia e Storie

11 anni fa la strage di Odessa: la miccia dell'attuale conflitto

Undici anni fa, il 2 maggio 2014, in uno degli episodi più oscuri e meno raccontati della storia europea recente, almeno 42 persone morirono arse vive all’interno della Casa dei Sindacati di Odessa, in seguito a un attacco incendiario da parte di miliziani ultranazionalisti ucraini legati al movimento...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno