Tu sei qui: Storia e StorieSarno: 24 anni fa la tragica alluvione, la città ricorda le 137 vittime
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 5 maggio 2022 11:31:15
A Sarno tra il 5 e il 6 maggio del 1998 si consumò una delle più grandi tragedie italiane. Oltre Sarno furono coinvolti altri comuni come Bracigliano, Siano e poi comuni di altre province come Quindici e San Felice a Cancello.
La tragedia si materializzò nell'arco di tre giorni, alla fine dei quali la pioggia incessante (oltre 140 millimetri in 72 ore) provocò il distacco di due milioni di metri cubi di fango dalle pendici del monte Pizzo d'Alvano. La valanga nera investì in poco tempo i centri abitati di Sarno (in provincia di Salerno) e Quindici (nell'avellinese), portando ovunque morte e distruzione.
Il prezzo più alto in termini di vittime (137) e danni materiali lo pagò il comune salernitano, il cui Sindaco di allora, Gerardo Basile, venne processato per omicidio plurimo e riconosciuto colpevole (con sentenza definitiva della Cassazione nel 2013) di negligenza, per non aver ordinato la tempestiva evacuazione, sottovalutando il rischio della frana lanciato dall'assessorato regionale all'Ambiente.
L'operato delle forze di soccorso e di volontari, giunti da tutta Italia, consentì il salvataggio di numerose persone, sepolte dalla colata di fango.
"Ricordare quei momenti di tanti anni fa per me è molto doloroso, le immagini che ho davanti agli occhi sono più vive che mai" dichiarano Michele Strianese, Presidente della Provincia di Salerno e Sindaco di San Valentino Torio.
"Quel giorno ero proprio a Sarno, in palestra. All'uscita il paese si presentava come una distesa di fango. Elicotteri, carabinieri, ambulanze, vigili del fuoco. E poi distruzione e morte. Tanti conoscenti scomparsi in quella "lava" assassina; uno dei più grandi disastri idrogeologici mai visti al mondo, da cui Sarno si è ripresa, non senza difficoltà.
Da parte mia e delle Amministrazioni che rappresento un grande abbraccio alla città di Sarno ed a tutte quelle che furono colpite dalla tragica alluvione"
Fonte: Occhi su Salerno
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