Tu sei qui: Storia e StorieVaccino, virologo Galli scettico sulla terza dose: «Non mi convince»
Inserito da (redazioneip), giovedì 19 agosto 2021 09:14:42
«Il punto è valutare l'effettiva utilità di una terza dose di vaccino anti-Covid. Per il momento non ho ancora abbastanza elementi per poter prendere una posizione a favore. E mi sembra una fuga in avanti, un modo per giustificare anche quello che ancora non sappiamo sui tempi di copertura dopo la seconda dose». Sono le parole, affidate all'Adnkronos Salute, del virologo Massimo Galli.
Il docente di Malattie infettive all'università Statale e primario al Sacco di Milano ha commentato l'annuncio dei primi dati sulla terza dose di vaccino presentati da Pfizer all'Agenzia del farmaco Usa Fda:
«Non ho ancora visto i dati e finché non li avrò visti posso dire con tutta franchezza che questa storia non mi convince. - prosegue- Ci vuole qualcosa di un po' più robusto per dire che la terza dose serve davvero, in che misura, quando e per chi. Correre in avanti, facendo un'altra dose, non so quanto vantaggio porti a chi risponde bene al vaccino. E, soprattutto, a quanto serva realmente a chi risponde male o affatto. Questi ultimi se non hanno avuto una buona risposta a due dosi - osserva - non è detto che possano rispondere bene a una terza».
«La grande massa delle persone vaccinate farà sì che non avremo in autunno un'ondata comparabile a quella dello scorso anno. - aggiunge Galli - Avremmo dei casi di infezione e lo scotto maggiore verrà pagato dalle aree del Paese dove ci sono ancora molte persone dai 50 anni in su non vaccinate. In quelle aree potremmo avere anche casi di una rilevante gravità e aumenterà la richiesta di ricoveri, ma comunque in una misura nemmeno vagamente comparabile a quanto abbiamo dovuto vivere in assenza di vaccino.
A fare la differenza tra settembre 2020 e settembre 2021 c'è il 66% degli italiani vaccinati che hanno avuto una dose di vaccino. Si aggiunga anche un numero di guariti importante, che magari non si sono fatti vaccinare perché ancora protetti ed ecco che la percentuale di coloro che potranno essere soggetti all'infezione grave si riduce. Poi sarà fondamentale riuscire a vaccinare i giovani e i giovanissimi perché è l'unica arma che abbiamo per ridurre la circolazione di questo virus».
Foto: ANSA
Fonte: Il Portico
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