Tu sei qui: Storia e StorieVentuno anni dopo: l’Italia ricorda le vittime della strage di Nassiriya
Inserito da (Admin), martedì 12 novembre 2024 17:47:29
Oggi, 12 novembre, l'Italia si ferma per ricordare il ventunesimo anniversario della strage di Nassiriya, una delle pagine più dolorose della recente storia italiana. Era il 2003 quando un attacco suicida colpì la base MSU (Multinational Specialized Unit) a Nassiriya, in Iraq, causando la morte di 28 persone, tra cui 19 connazionali, militari e civili impegnati in una missione di pace.
Quel giorno, un camion cisterna carico di esplosivo sfondò le barriere di protezione della base italiana e provocò un'esplosione devastante, la più grave subita dalle Forze Armate italiane dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Tra le vittime vi erano membri dell'Arma dei Carabinieri, militari dell'Esercito e civili, tutti accomunati da un unico obiettivo: contribuire alla stabilizzazione e alla ricostruzione dell'Iraq, in un contesto di estrema complessità e pericolo.
A ventuno anni di distanza, il ricordo di quei caduti rimane vivo nella memoria collettiva del Paese. Le cerimonie di commemorazione in diverse città italiane vedono la partecipazione delle istituzioni, delle Forze Armate e dei cittadini, uniti nel rendere omaggio a chi ha sacrificato la propria vita per la pace.
Di seguito i nomi, gradi e ruoli dei 19 italiani caduti a Nassiriya:
La strage di Nassiriya continua a ricordare al popolo italiano l'importanza di chi quotidianamente lavora per garantire sicurezza e stabilità, spesso lontano dai confini nazionali e in condizioni di pericolo. La memoria delle vittime di Nassirya è un monito e un richiamo al valore del sacrificio e della dedizione al servizio della collettività, valori che, anche oggi, rappresentano un pilastro per le Forze Armate italiane.
"L'Italia non dimentica" è il messaggio che risuona in questo giorno di lutto e di ricordo, un impegno a non lasciare che il sacrificio di quei giovani uomini e donne cada nell'oblio, ma sia piuttosto fonte di ispirazione per le generazioni future.
Fonte: Il Vescovado
rank: 100335105
Il rito del truocchio Quando il sole scalda le colline e l’erba falciata dorme stesa sulla terra, inizia il rito antico del truocchio. Si aspetta il tempo giusto, quello che solo gli occhi esperti sanno riconoscere: quando il fieno è asciutto, leggero, profumato. Due persone, legate non solo dalla fatica...
Sono trascorsi 27 anni dalla tragica notte del 5 maggio 1998, quando una colata di fango e detriti scese a oltre 70 chilometri orari dal Pizzo d'Alvano, travolgendo i comuni di Sarno, Quindici, Bracigliano, Siano e San Felice a Cancello. Il bilancio fu devastante: 161 vittime, migliaia di sfollati, interi...
«Auguri all’Esercito Italiano per il 164° anniversario della sua costituzione!» Con queste parole, l’Arma dei Carabinieri ha voluto rendere omaggio ai colleghi dell’Esercito, sottolineando un legame profondo che unisce le Forze Armate italiane nel segno della lealtà, della difesa e del servizio al Paese....
Torino, 4 maggio 1949. Un boato squarcia il silenzio sulla collina di Superga. Alle 17:03, il Fiat G.212 della compagnia ALI, siglato I-ELCE, si abbatte contro il muraglione posteriore della basilica. A bordo, l’intera squadra del Grande Torino, di ritorno da Lisbona dopo un’amichevole organizzata per...