Tu sei qui: Territorio e AmbienteA Cava de' Tirreni un week-end 'd'autore' col Macbeth
Inserito da (Redazione), giovedì 16 febbraio 2017 18:43:01
Di Angela Vitaliano
Nello scorso fine settimana il teatro cavese ha segnato un punto importantissimo a suo favore: il workshop con Pierpaolo Sepe.
Il regista è nato a Napoli e si è trasferito a Roma, dove attualmente risiede, nel 1989.
Nel 2005 ha vinto il premio Flaiano come miglior regista teatrale. Questo giusto per inquadrare il peso artistico di questo workshop, appena terminato, che è iniziato con una brillante lezione sul ruolo dell'attore nel teatro contemporaneo, sulla sua centralità.
L‘11 e 12 febbraio scorsi il regista ha ben illustrato il compito dell'attore che ha solo due strumenti importanti da usare: la voce e il corpo. Egli impara un testo entrando nel mondo voluto dall'autore, per poi trasmetterlo al pubblico secondo i propri modi di espressione, parlando, non solo con la parola, ma anche con il corpo e i gesti, senza mai però snaturarne il senso. L'attore deve curare l'emozione interpretativa e l'allenamento fisico e vi assicuro che in questi due giorni di allenamento fisico se n'è fatto, e tanto. Esercizi fisici che hanno portato a una presa di coscienza del corpo e delle sue potenzialità espressive; esso deve parlare seguendo le parole dell'attore, ci deve essere il senso logico che li unisce. Non si può recitare con un corpo che dice qualcosa di diverso dalla parola.
La seconda parte di entrambi i giorni è proseguita con l'audizione da parte del regista di tutti i partecipanti che si sono messi gioco proponendo, a loro scelta, dei pezzi del Macbeth di Shakespeare. Opera non facile ma, con tutti, il regista è stato prodigo di consigli e di insegnamenti che hanno permesso esibizioni soddisfacenti e di fare tesoro di ciò che hanno appreso.
Grande soddisfazione dei partecipanti che hanno dimostrato entusiasticamente, sia al regista Pierpaolo Sepe che all'organizzatrice del workshop, Geltrude Barba che sta portando un grossissimo contributo al teatro cavese, chiamando personaggi di spessore e dando una valenza importante al laboratorio che organizza ormai da tre anni. Intanto ci siamo lasciati euforici e già pregustando qualche altra novità a cui la vulcanica figlia del mai dimenticato Luca, ci ha abituato.
Fonte: Il Portico
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