Tu sei qui: Territorio e Ambiente“Capire il cambiamento climatico”: al MANN la mostra di National Geographic
Inserito da (Maria Abate), giovedì 10 ottobre 2019 08:50:12
"Capire il cambiamento climatico" è uno spazio narrativo ed esperienziale allestito al Museo Archeologico Nazionale di Napoli con la curatela scientifica di Luca Mercalli, in cui i visitatori scopriranno le cause e gli effetti del riscaldamento globale. Una straordinaria occasione per creare coscienza e consapevolezza soprattutto tra i più giovani, i cittadini del domani. Capire le cause e conoscere gli effetti del riscaldamento globale è un passo fondamentale per contrastare questa tendenza e cambiare il corso del nostro futuro.
L'inaugurazione è prevista per venerdì 11 ottobre (ore 17), ma l'esposizione resterà aperta al pubblico fino al 31 maggio 2020.
Centinaia di immagini, tra scatti di grandi maestri della fotografia e filmati del National Geographic saranno presentate attraverso proiezioni, postazioni interattive, installazioni digitali, olfattive e sensoriali. Nel percorso il visitatore sarà coinvolto e spinto a farsi parte attiva in un'esperienza che dall'emozione porta alla consapevolezza e invita all'agire. Tra le immagini di National Geographic i lavori di grandi maestri tra i quali il canadese Paul Nicklen, premiato per cinque volte a World Press Photo reportage sulla natura; la vincitrice di Premio Pulitzer Melissa Farlow; il documentarista Pete McBride che negli ultimi 20 anni ha realizzato reportage da 65 paesi per National Geographic, dall'Everest all'Antartico; lo statunitense James Balog che con il suo progetto Extreme Ice Survey, raccontato nel film "Chasing Ice" , ha documentato con evidenza visiva, attraverso più di un milione di scatti, l'inarrestabile fenomeno della fusione dei ghiacci perenni; Gerd Ludwig, autore fin dal 1991 di decine di reportage per National Geographic; Joel Sartore uno dei più grandi fotografi viventi specializzati nella rappresentazione del mondo animale.
Il percorso di visita guiderà il pubblico nella profonda trasformazione causata dal riscaldamento globale: dalla fusione dei ghiacci perenni ai fenomeni meteorologici estremi (ondate di caldo senza precedenti e incremento di tempeste e uragani) dall'intensificarsi dei periodi di siccità all'aumento dei livello dei mari di 3,4 millimetri all'anno. La temperatura della Terra è aumentata di oltre un grado Celsius nell'ultimo secolo, il 2018 è stato il quarto anno più caldo della storia a livello globale e il primo anno più caldo in Italia, Francia e Svizzera; luglio 2019 è stato il mese più caldo di sempre (+0,95 gradi sopra la media del XX secolo, dato National Oceanic and Atmospheric Adminatration). Questi drammatici cambiamenti interessano tutte le regioni del Pianeta e sono destinati a intensificarsi nei prossimi decenni se non si mettono in atto interventi efficaci. Un allarme concreto per l'intero pianeta, che deve mobilitarsi, con l'impegno della politica, delle imprese e anche del mondo dell'arte e della cultura.
Fonte: Positano Notizie
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