Tu sei qui: Territorio e AmbienteCetara capitale della pesca europea: nasce il progetto italiano per le “fattorie del tonno rosso”
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 13 settembre 2025 17:36:54
Creare delle farm ("fattorie") per l'allevamento in Italia del tonno rosso, con l'obiettivo di garantire ai consumatori un prodotto sempre più tracciato, trasparente e sostenibile, ma anche dalle caratteristiche organolettiche nuove, con le potenzialità per aprire nuovi mercati. È il progetto lanciato da Coldiretti Pesca al vertice europeo del settore organizzato a Cetara, una delle città simbolo della tradizione marinara tricolore, con la partecipazione di operatori e rappresentanti istituzionali provenienti dai principali Paesi produttori. Un'iniziativa che lunedì 15 settembre sarà illustrata dal presidente Ettore Prandini e dalla responsabile nazionale di Coldiretti Pesca Daniela Borriello al Commissario Ue alla Pesca Costas Kadis nel corso di un incontro a Bruxelles.
Al centro del progetto di fattoria (farm) c'è l'idea di una sostenibilità a 360 gradi che abbracci il discorso ambientale, sociale ed economico. Oggi la maggior parte del tonno pescato nel Mediterraneo dalla flotta italiana viene destinato a Malta e Spagna, dove viene ingrassato per essere successivamente lavorato. Una fase della filiera che potrebbe essere riportata in Italia, creando le condizioni perché le imprese ittiche nazionali possano effettuare i necessari investimenti. Un'iniziativa che porterebbe numerosi benefici. L'ingrasso dei tonni avverrebbe in modo diverso, un ingrasso "light", quasi un mantenimento, che possa generare un prodotto più vicino al gusto italiano ed europeo, capace di attrarre nuovi mercati e potenzialmente disponibile tutto l'anno. Ci sarebbe poi la garanzia di una sistematica attenzione all'impatto dell'attività produttiva, di trasformazione, di commercializzazione, dai materiali delle gabbie a quelli di confezionamento. Le fattorie del tonno rosso potrebbero inoltre coinvolgere altri segmenti della flotta, che svolgerebbero un'attività di supporto agli impianti e di sviluppo di occupazione per gli impianti di trasformazione presso le comunità costiere interessate. Un'occasione per rafforzare le prospettive occupazionali e crearne di nuove. Il progetto si inserisce peraltro nella campagna di trasparenza avviata dal Masaf con l'obbligo del sigillo di garanzia su ogni esemplare di tonno rosso, per garantirne la provenienza, la qualità e la salubrità, valorizzando il lavoro delle quasi centosettanta imbarcazioni autorizzate alla cattura, rispetto ai rischi legati alla concorrenza sleale.
Ma nell'incontro di Bruxelles Coldiretti Pesca manifesterà anche la necessità di valorizzare e sostenere con politiche adeguate tutto il settore ittico per il suo sviluppo, ma anche per la sua sopravvivenza. A preoccupare è la proposta di bilancio presentata dalla Commissione Von der Leyen che va a tagliare i 2/3 dei fondi destinati al settore ittico, da 6,1 miliardi a poco più di 2 miliardi, con una perdita netta del 67%.
«A Cetara abbiamo ospitato un'importante occasione di confronto per promuovere condizioni di mercato più favorevoli per l'intero comparto tonno rosso del Mediterraneo. È stata una due giorni in cui si è discusso di tradizione sostenibilità e futuro con gli operatori europei della filiera - dice il Sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica -Questo evento è stato importante soprattutto per intraprendere un percorso condiviso di medio-lungo periodo in collaborazione con le istituzioni nazionali ed europee. Cetara, sempre più simbolo della tradizione marinara italiana, grazie a Coldiretti Pesca e alla Regione Campania è stata per due giorni capitale della pesca europea. Se ciò è avvenuto si deve anche all'attenzione che prestiamo a questo segmento». Della Monica, nel suo ruolo di presidente del Gal Pesca Approdo di Ulisse, ha sotolineato l'impegno anche per la piccola pesca Costiera profuso attraverso una serie di importanti progetti. «Come Gal Pesca Approdò di Ulisse stiamo promuovendo una pesca sostenibile che garantisca il ripristino e la conservazione delle risorse biologiche acquatiche - aggiunge Fortunato Della Monica - E lo stiamo facendo attraverso un bando che prevede la sostituzione delle reti da pesca nell'area compresa tra la Costiera Amalfitana, la Penisola Sorrentina, Capri e il litorale che va da Castellammare di Stabia a Torre Annunziata. Con questo intervento promosso nell'ambito del PN FEAMPA Campania 2021/2027 abbiamo avviato un'azione che riduce al minimo l'impatto sugli habitat marini. In buona sostanza il progetto denominato "Ancora", unico finora in Campania e in Italia, ha visto una fase preliminare con uno studio sulla attrezzature da pesca e un ascolto degli operatori finalizzato a definire criteri del progetto di modifica delle reti da pesca il cui obiettivo è quello di ridurre non solo le catture indesiderate ma anche di consolidare il settore nel futuro attraverso politiche che accompagnino il percorso di transizione ecologica, economica e culturale. L'iniziativa, che offre un sostegno per quanti risulteranno idonei alla migrazione verso la nuova tipologia di reti da cattura, non solo ci consente di essere tra i primi in Italia ad aver attivato questo tipo di progettazione ma ci pone come punto di riferimento per quanti in Campania vorranno seguire il nostro esempio. Si tratta di un progetto pilota finora mai sperimentato e che grazie alla nostra attività di studio, tarata sulla conoscenza del territorio, rappresenta un unicum nel panorama delle iniziative a sostegno della pesca e dell'ecosostenibilità».
Fonte: Il Vescovado
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